Un talento che ha vissuto finora una carriera veloce, fino ad approdare nella massima serie: è Marco Piccinini, direttore di gara della sezione di Forlì.
Il nuovo che avanza
Marco Piccinini nasce il 29 settembre 1983 a Forlì e inizia ad arbitrare nella sezione della città romagnola nel 2003, a 20 anni. Ingegnere edile, approda tra i professionisti nel 2011, esordendo in Lega Pro il 5 febbraio 2012 in Carrarese-Triestina (3-0 per la squadra toscana).
Piccinini rimane nella categoria fino al 2016, dirigendo complessivamente 61 incontri in Lega Pro tra cui anche una finale playout (Aversa Normanna-Ischia 3-1 del 30 maggio 2015) e due gare dei playoff promozione del 2016: il “bollente” derby Lecce-Foggia del 22 maggio (3-2 per i Satanelli) e la finale tra Foggia e Pisa (1-1) del 12 giugno. Le sue prestazioni gli valgono nel gennaio successivo il premio Luca Colosimo come miglior arbitro della Lega Pro e inducono i dirigenti italiani a dargli fiducia: il 10 settembre 2016, a neanche 33 anni, Piccinini fa il suo esordio in serie B nel match Pro Vercelli-Cittadella (terminato 1-5).
Una strana coincidenza sembra legarlo alla squadra patavina: Piccinini infatti arbitra il Cittadella anche nella sua prima gara dei playoff di B (la semifinale tra i veneti e il Frosinone del 2018, terminata 1-1) e la sua prima finale, quella dello scorso 2 giugno tra il Verona e appunto il Cittadella, vinta dai gialloblù per 3-0. In totale, le presenze in serie B sono 46.
Cinque, invece, le partite dirette in serie A prima della promozione definitiva avvenuta il 3 luglio 2019: l’esordio assoluto nella massima serie risale al 20 settembre 2017, quando Piccinini arbitra in Atalanta-Crotone 5-1. Per il secondo match in A deve attendere il 20 agosto 2018: ancora a Bergamo, l’arbitro forlivese dirige Atalanta-Frosinone (4-0).
Il metro arbitrale di Piccinini
Piccinini è un arbitro a cui piace fischiare poco e far correre il gioco, abbastanza parsimonioso nella gestione dei cartellini. Tra i professionisti viaggia a una media non altissima di 4,7 cartellini gialli per gara, mentre estrae il rosso una volta ogni 6,5 partite: se il gioco diventa duro, dunque, non esita a reagire e a prendere contromisure.