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Juve-Sassuolo, Allegri riaccende la polemica con l'Inter: "Noi non abbiamo l'ossessione Scudetto"

Il tecnico presenta la sfida con gli emiliani ma lancia qualche punzecchiatura ai nerazzurri. Le parole su Yildiz e Chiesa: "Possono coesistere, ma ci sono degli equilibri".

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Dal Sassuolo al Sassuolo. Sono passati quasi quattro mesi dal clamoroso 4-2 con cui la Juventus s’inchinò ai neroverdi nel match d’andata. A oggi, quella rimane l’unica sconfitta stagionale della squadra di Allegri, che per il resto ha sempre vinto o pareggiato. Quella che si prepara a riaffrontare gli uomini di Dionisi, insomma, è una Juventus più consapevole, matura, convinta delle proprie potenzialità. Juventus che, per bocca del suo allenatore, non ha “l’ossessione” di dover vincere a tutti i costi lo Scudetto. Già, strano ma vero per un club per cui vincere – parole del mito Giampiero Boniperti – è l’unica cosa che conta.

Allegri mette in guardia sul Sassuolo

Così il tecnico presenta la sfida col Sassuolo: “All’andata non fu una bella serata per noi, prendemmo quattro gol. Il Sassuolo è una squadra con grandi qualità tecniche nei singoli e un buon collettivo. Sarà importante giocare una bella partita sotto l’aspetto tattico, concedere poco e portare in campo l’entusiasmo dato dai risultati. Chi gioca? Rabiot sta bene, è recuperato anche Chiesa che sarà a disposizione e sarà un valore aggiunto. Col Sassuolo, come successo a Salerno e in altre partite, chi entra dalla panchina potrebbe essere determinante. In difesa ho un solo dubbio: mancherà Gatti e giocherà uno tra Rugani e Alex Sandro“.

Juve, parola di Max: “Niente calcoli”

Vietato fare calcoli, anche per uno “specialista” del settore come Allegri. Ma una consapevolezza c’è: “Il girone di ritorno è molto più difficile rispetto all’andata e se si perdono punti poi è difficile recuperare. Coi ragazzi ne abbiamo parlato, sanno che domani è una partita importante e che mancano tanti punti alla qualificazione in Champions. Lo scontro diretto con l’Inter? Non dobbiamo guardarlo, quel che conta è ragionare una partita per volta: prima il Sassuolo, poi il Lecce, senza fare conti e calcoli. Il calcio vive di equilibri sottili, è sempre facile scivolare. Vedo entusiasmo nei tifosi e nell’ambiente, che è una cosa bellissima, ma l’euforia è pericolosa”.

Allegri, le parole su Yildiz-Chiesa e l’Inter

Quindi un annuncio: “Yildiz e Chiesa possono coesistere, in questo momento però abbiamo degli equilibri e dobbiamo mantenerli“. E una sottolineatura importante: “Ci sono due differenze con l’Inter. Loro sono una squadra costruita per vincere lo Scudetto, mentre la Juve ha iniziato un percorso diverso. Dobbiamo lavorare senza metterci nella testa l’ossessione di vincere. Siamo la Juventus, dobbiamo ottenere il massimo di quello che possiamo. Importante però è essere consapevoli che il calcio non finisce il 25 maggio, la Juventus avrà cinque anni luminosi davanti. Finora abbiamo fatto 46 punti, che sono meritati perché abbiamo dei valori.

Calciomercato: il tecnico non si sbilancia

Chiusura sul mercato. Su questo fronte, però, Allegri è ancor più abbottonato della sua Juventus sul rettangolo verde. “Di mercato lo sapete, non ne ho mai parlato in tutti questi anni e continuerà a farlo. Mi chiedete di Bernardeschi, ma lui è un giocatore del Toronto. Se l’ho consigliato alla società? Bisogna che i calciatori sappiano consigliare se stessi, al di là di quello che consiglia un allenatore, o in questo caso un fratello maggiore“.

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