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La Juventus presenta i frutti del progetto giovani, ma sul web parte la polemica

La Juventus ha presentato i frutti del progetto giovani con Fagioli, Soulé e Miretti. Ma sui social si critica Allegri e la sua scarsa attenzione al riguardo

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Oggi si è tenuta all’Allianz Stadium una conferenza stampa in cui la Juventus ha dato la parola a tre dei suoi giovani alfieri, ovvero Nicolò Fagioli, Marias Soulé e Fabio Miretti, confermati in rosa dai bianconeri e con l’ultimo in particolare che è stato schierato titolare contro il Paris Saint-Germain nel primo incontro della stagione per entrambe le squadre del Gruppo H in Champions League.

Arrivabene: “Ecco il frutto del nostro lavoro nel settore giovanile”

Di recente si è polemizzato sullo scarso, se non inesistente scouting operato dalla Juve rispetto alle altre squadre, ed invece con questa iniziativa si è voluto dimostrare l’impegno per valorizzare i più giovani, come ha voluto puntualizzare all’inizio della conferenza stampa l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene: “È un piacere incontrarvi oggi in un’occasione diversa dal solito. Solitamente ci troviamo a presentare nuovi acquisti, mentre oggi presentiamo il frutto di tanto lavoro svolto nel settore giovanile della Juventus. Finalmente – ha proseguito l’ex team principal della Ferrari – il progetto approda in prima squadra con Nicolò, Fabio e Matias. È un’occasione importante e il progetto parte da lontano, con Cherubini che io ringrazio».

Proprio il direttore sportivo della Juventus ha aggiunto: “Ci fa piacere essere qui, come società e per tutti i ragazzi che sono al lavoro a Vinovo sul settore giovanile. Questa presentazione fa fare una riflessione sul progetto sportivo: nel 2018 siamo partiti con la Seconda squadra. Quasi 10 anni parlavamo di un sistema formativo italiano che non riusciva a portare giocatori in prima squadra, salvo qualche isola felice. Portare calciatori dal proprio settore giovanile alla prima squadra è difficile”.

Cherubini spiega il lavoro svolto per il progetto Next Gen

Poi ha spiegato, toccando il discorso delle seconde squadre: “Noi abbiamo provato a risolvere in due aspetti: da un lato l’aspetto formativo, sulle strutture, gli allenatori, le metodologie. Ci siamo trasferiti alla Continassa, ma Vinovo non è stato dimenticato, sono stati continuati degli investimenti e il primo elemento è mettere i ragazzi nelle giuste condizioni. Alla fine del percorso in Primavera, i ragazzi vivevano in un limbo. Non più del 2 – 3% dei giocatori che l’anno prima giocano in Primavera riesce a trovare posto in prima squadra, e questo era un problema. Eravamo 7 club fortemente orientati a volere il sistema delle Seconde squadre. Nel 2018 abbiamo iscritto la Seconda squadra e abbiamo iniziato il percorso in Lega Pro. Ringrazio il presidente Ghirelli che ci ha sostenuto, doveva essere qui oggi. La Lega ci ha accolto tra mille difficoltà, chi è qui sa quanto scetticismo ci sia stato attorno a questa squadra. Siamo scesi in campo con due obiettivi: il primo è sui risultati, competere e provare a vincere, ma anche formare i giocatori sia per il mercato sia per la prima squadra. Oggi è il primo giorno che possiamo dire di poter raccogliere questi frutti”.

Cherubini ha poi illustrato il cambio di format, “da Under 23 a Next Gen“, che comprende anche “il percorso dopo in prestito in Serie A”, citando i casi del belga Koni De Winter, in prestito attualmente all’Empoli, e di Filippo Ranocchia, attualmente al Monza. Tornando a Fagioli, Soulé e Miretti, il direttore sportivo ha quindi aggiunto: “Questi tre ragazzi hanno più di 100 partite in Seconda squadra e si affacciano alla Serie A con tante partite tra i professionisti. Siamo veramente soddisfatti e contenti di questa giornata, anche perché qualche giorno fa Allegri ha riconosciuto l’occhio del club nel guardare, oltre ai grandi giocatori da acquistare, l’impegno nel valorizzare nella nostra società il prodotto del settore giovanile. L’allenatore è contento e noi siamo tutti allineati”.

Il web: “Allegri non considera i giovani”

Peccato che le prime reazioni sul web non siano molto d’accordo su quest’ultima dichiarazione. La pancia dei social continua a mantenere l’hashtag #AllegriOut, con commenti del tipo: “Ditemi che state scherzando. Per 3 giocatori giovani che probabilmente non vedranno il campo ameno che non si rompa qualche pupillo di Allegri. Forse se cambiasse allenatore ora con uno vero potremmo vedere qualcosa…” (tweet di Francesco Perugia), mentre Virgilio e Abraham Phoenix hanno postato tweet simili nella forma e nel contenuto. Il primo scrive: “Tutto bello ma per questo progetto avete sbagliato allenatore”; il secondo è più esplicito: “Tutto molto bello, peccato che abbiamo un caprone in panchina”. E Romie commenta in inglese: “Allegri [segue emoticon del pagliaccio] se avesse allenato in Inghilterra sarebbe stato cacciato già da tempo, ma con Agnelli? Agnelli presidente senza ambizione, ti prego caccia Allegri e prendi Zidane”.

C’è poi chi tira fuori le parole che lo scorso fine agosto Allegri pronunciò prima del match contro lo Spezia, come fa Anguz “a proposito di progetto giovani”. Il commento del tecnico fu allora questo: “Non chiamiamoli giovani, chiamiamoli calciatori. Se no sembra che li voglia sminuire. […] Se sono bravi li faccio giocare. Da quando ho iniziato a fare questo mestiere ho lanciato diversi ragazzi. Ma non deve passare il messaggio che i giovani devono giocare. Se sono bravi, giocano. Altrimenti no. Ma la cosa che conta è vincere le partite. Nel calcio si può ragionare di tante cose, ma non sulla vittoria delle partite”. Cate annota: “Elkann ha chiuso i rubinetti e ora ci dobbiamo arrangiare. Il problema è che alla guida c’è un fantino che non li considera di striscio i giovani a meno che tutti i giocatori titolari non siano al J Medical”.

Sui giocatori non di primissimo pelo acquistati di recente, Arrivabene (che ha colto anche l’occasione di ringraziare Gianluca Pessotto “per il contributo al progetto”) ha spiegato: “Ho letto molte perplessità sull’acquisto di giocatori di una certa età ma già pronti, bene, questa è una scelta con una programmazione per i ragazzi che vedete qui presente. Crescere con un campione sarà formativo per diventarlo”. Ma anche su questo punto Cate su Twitter sferza: “Quindi Arrivabene ha detto che hanno comprato Pogba come esempio e per insegnare ai giovani a maturare. Poi si fa male subito, non si opera per i Mondiali, s’impunta passano giorni, 50… Poi finalmente lo convincono e si opera perché la terapia è stata fallimentare. Bell’esempio”.

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