Può un match cambiare l’intero corso di un’annata calcistica? Lo scopriremo solo vivendo. Intanto, però, la Juventus batte i campioni d’Europa in carica e fa un grosso passo verso gli ottavi di Champions League. Nulla di scontato, né battere il Chelsea né di avere – a questo punto – legittime speranze di mettere le mani sulla cima del gruppo H. Ci pensa il collettivo che, pur alle prese con assenze pesantissime, dimostra di essere squadra. In definitiva, per i bianconeri, una serata perfetta.
Allegri deve fare i conti con le assenze di Morata e Dybala, a cui si è aggiunto anche Ramsey nelle scorse ore: il gallese non è stato nemmeno convocato. Bernardeschi è dunque il ‘falso nove’ insieme a Cuadrado e Chiesa in posizione più esterna. Tra i pali torna Szczesny, mentre Danilo ed Alex Sandro sono i terzini. In mezzo spazio per Bonucci e De Ligt, con Bentancur, Locatelli e Rabiot a centrocampo.
Non mancano le assenze nelle file dei Blues, con Tuchel che non può disporre di due titolarissimi come Mount e Kanté. Fuori anche James e Pulisic. Il Chelsea risponde con Lukaku centravanti, supportato da Havertz e Ziyech. Mendy in porta, retroguardia con Christensen, Thiago Silva e Rüdiger. Interni Kovacic e Jorginho, sulle fasce Azpilicueta a destra e Marcos Alonso sulla corsia mancina.
La prima occasione dell’incontro capita sul mancino di Lukaku – fischiatissimo – che di sinistro la spedisce comodamente tra le braccia di Szczesny. Bianconeri di pura difesa posizionale, con qualche ripartenza qua e là . Blues di palleggio, di qualità , di pazienza. Ma le migliori – potenziali – occasioni capitano a Madama. Rabiot, a campo aperto, spreca malamente un contropiede d’oro. Chiesa, di destro, prova a incrociarlo. E, sempre con lo stesso piede, è Rabiot a rendersi pericoloso con una conclusione forte ma alta. Insomma, lato A del match interpretato diligentemente dalla compagine di casa.
Nella ripresa, invece, la Juve cambia e ritmo. E, per l’appunto, la sblocca: palla sontuosa tra le linee di Bernardeschi e Chiesa a punire inesorabilmente l’incolpevole Mendy. A Bernardeschi capita il match point ma, da due passi, non trova lo specchio della porta. Tuchel ci prova con i cambi, ma la Juve si difende con ordine e personalità . E i tre punti, al secondo successo di fila in Champions League, mai come in questo caso significano molto. Per il girone e per il prosieguo di stagione.Â
IL TABELLINO E LE PAGELLE
JUVENTUS-CHELSEA 1-0
Marcatori: 46’ Chiesa
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny 6.5; Danilo 6.5, Bonucci 7, De Ligt 7, Alex Sandro 6.5; Bentancur 6.5 (83’ Chiellini s.v.) Locatelli 7, Rabiot 6 (77’ McKennie 6); Cuadrado 7, Bernardeschi 7 (65’ Kulusevski 6), Chiesa 8 (77’ Kean 6). All. Allegri
CHELSEA (3-4-3): Mendy 6; Christensen 6.6 (75’ Barkley 6), Thiago Silva 5.5, Rüdiger 5.5; Azpilicueta 5 (62’ Chalobah 6), Kovacic 6, Jorginho 6 (62’ Loftus-Cheek 6), Alonso 5.5 (46’ Chilwell 6); Havertz 5.5, Lukaku 5, Ziyech 5 (62’ Hudson-Odoi 6.5). All. Tuchel
Arbitro: Manzano
Ammoniti: Cuadrado (J), Marcos Alonso, Ziyech, Rüdiger (C)
Espulsi: –Â