Il merchandise di una squadra di calcio è da sempre il simbolo di appartenenza più ostentato e richiesto per un tifoso, nonché l’asset più immediato da monetizzare per il club stesso.
Ma nell’ultimo anno anche questo ecosistema ha subito una forte rivoluzione, e alcune squadre di calcio e leghe sportive hanno deciso di aprirsi ad una nuova dimensione del collezionismo con gli NFT, i non-fungible-token.
È su questo presupposto che la Juventus ha deciso di lanciare dal 28 luglio al 5 giugno la prima asta di NFT di una squadra di calcio italiana, dedicata alla maglia home 2021 – 2022. A seguirla qualche settimana dopo la Fiorentina, con il primo lancio di 95 pezzi unici tra cui la versione digitale della nuova maglia vintage ideata insieme al partner Kappa.
Cosa sono gli NFT e come sono usati nel calcio
Gli NFT sono contenuti digitali associabili al mondo della memorabilia, quindi del collezionismo, attività che si lega bene al mondo del calcio.
Attraverso NFT si può rendere digitale un contenuto fisico, come ad esempio hanno fatto proprio Juventus e Fiorentina con la nuova maglia da gioco. Le persone che si sono accaparrate la versione NFT della maglia acquisiscono questo strumento reso autentico e soprattutto unico dalla tecnologia blockchain: una serie di codici che attestano l’autenticità del prodotto.
Chiariamo a tal proposito una domanda ricorrente quando si parla di NFT e calcio: acquistando un NFT divento proprietario di quel bene?
Con l’acquisto di un NFT della maglia della Juventus o della Fiorentina, non si acquisisce la proprietà del prodotto di origine (i licenziatari e proprietari della maglia della Juventus saranno sempre Juventus e Adidas, ma chi compra un NFT acquisisce un diritto su quel prodotto).
Facciamo un esempio più pratico. Se acquisto la versione digitale NFT del quadro Guernica, non ne divento il proprietario. Il quadro rimarrà sempre proprietà intellettuale di Pablo Picasso in possesso del Museo di Madrid Reina Sofía. Ma qualora un giorno il museo decidesse di creare una mostra digitale di NFT e decidesse di inserire anche l’opera Guernica, io proprietario godrò sicuramente di alcuni diritti come una parte degli incassi delle mostre. Se domani per qualsiasi motivo Guernica assumesse ancora più valore, con molta probabilità anche la versione NFT acquisirebbe ulteriore valore.
Come comprare gli NFT di Juventus e Fiorentina
Così, questa estate, Juventus e Fiorentina hanno deciso di lanciare la prima collezione di NFT di un club di calcio italiano, con i Viola che hanno deciso di mettere all’asta oggetti certificati sia in forma fisica che digitale.
Il club di Commisso si è affidato al partner Genuino per la creazione degli NFT. L’azienda si era già resa protagonista della certificazione blockchain delle maglie da gioco della stagione passata, così da evitare contraffazioni delle divise da gioco della Fiorentina sul mercato.
La Juventus invece, consapevole dell’impatto ambientale e del grosso carico di energia elettrica necessaria per la creazione degli NFT, si è affidata all’azienda californiana NFT Pro™ by Geer, che tiene in prima considerazione il limitato impatto ambientale nelle scelte tecnologiche su blockchain e infatti utilizza Palm, un nuovo protocollo NFT sostenibile, costruito su Ethereum (attualmente la piattaforma NFT più affidabile).
Infatti, gli NFT possono essere acquistati solo su piattaforme specifiche di vendita e scambio di questi asset digitali. Per acquistare gli NFT di Juventus e Fiorentina bisognava atterrare sulle piattaforme specifiche delle aziende partner dei club, proprio perché ogni passaggio di scambio e vendita deve essere registrato con la blockchain. Un processo che rende unico e sicuro il prodotto che stiamo acquistando.
Gli NFT di Juventus e Fiorentina attualmente non sono più acquistabili perché sono praticamente andati sold out nel caos della Viola (mentre l’NFT della Juventus era un’asta accessibile in un determinato periodo di tempo che si è chiusa su una cifra poco lontana dai 5.000 dollari di partenza). Visto il risultato positivo, per ora soprattutto mediatico e sperimentale, a breve le due squadre organizzeranno sicuramente un secondo lancio, oltre al fatto che altri club si avvicineranno ad un business del genere.
Si può subito intuire che quella degli NFT nel calcio sarà una frontiera per diversificare le fonti di guadagno di squadre e leghe, rivolgendosi ad un target composto non solo da tifosi, ma da collezionisti o da speculatori che possono guadagnare dalla successiva rivendita degli NFT.
Gli NFT nel basket e altri sport
Il mondo degli NFT ha già trovato ampio terreno all’estero, soprattutto negli Stati Uniti.
È stata la NBA a portare alla ribalta il fenomeno digitale grazie a NBA Shot, la piattaforma in cui si possono comprare NFT degli highlights delle partite o momenti iconici della lega di basket più conosciuta al mondo. Dall’apertura di NBA Shot fino a febbraio 2021, per capire l’entità e le potenzialità di questo nuovo asset digitale, gli appassionati avevano speso 230 milioni di dollari per l’acquisto di NFT.
Potenzialità così evidenti che hanno spinto Lega Serie A a essere la prima Lega calcistica a siglare un contratto di sponsorizzazione con la piattaforma di criptovalute e NFT crypto.com. La collaborazione ha preso il via in occasione della Finale di Coppa Italia 2021. Per l’occasione Lega Serie A e crypto.com hanno realizzato una speciale collezione di NFT che includeva il trofeo ufficiale e highlights del match, oltre a contenuti non prettamente calcistici.
La Lega Serie A è diventata la seconda organizzazione sportiva a lanciare NFT con Crypto.com, unendosi all’Aston Martin Cognizant Formula One Team che ha lanciato i suoi primi NFT per commemorare il ritorno allo sport dopo più di 60 anni della casa costruttrice di auto di lusso.
I club di calcio ma non solo, hanno compreso con la pandemia e il periodo di stadi chiusi quanto siano importanti gli asset digitali per la monetizzazione. Nel modello di business alla voce entrate possono e devono essere integrate opportunità come i fan token e gli NFT.
Non è un caso che quest’anno abbiamo assistito alla prima asta di NFT di Juventus e Fiorentina, ma anche al primo e storico accordo di sponsorizzazione di una squadra italiana (l’Inter) con un piattaforma di fan token (Socios.com), passando per l’accordo tra Roma e DigitalBits.
Articolo a cura di Luigi Di Maso