L’ufficializzazione da parte dell’Uefa della squalifica della Juventus che per un anno non parteciperà alle coppe europee, lasciando aperta per la Fiorentina la porta per la Conference League, è stato l’atto finale della lunga e tortuosa vicenda giudiziaria – dal punto di vista sportivo – del club bianconero. Il -10 in classifica aveva già tolto la Champions ora il capitolo è chiuso ma qualche strascico resta.
- Juventus, il ministro Abodi torna sulla vicenda giudiziaria
- I precedenti di Abodi sul caso-Juventus
- Abodi: "mai viste plusvalenze fatte da sole"
Juventus, il ministro Abodi torna sulla vicenda giudiziaria
A riaprire il pentolone è stato il ministro dello sport Andrea Abodi, che è tornato a commentare la vicenda a margine della presentazione degli europei di pallavolo al Coni. Non è la prima volta che il ministro avanza qualche dubbio.
I precedenti di Abodi sul caso-Juventus
A maggio aveva detto, a Tgcm24: “La giustizia sportiva ha una capacità di indagine limitata e si affida molto a quello che la giustizia ordinaria le mette a disposizione. Ma è vero che ci sono troppe fasi in un processo, e questo spiazza l’opinione pubblica a prescindere dal tifo. La competizione va tutelata e anche gli altri club devono vivere di certezze. Bisogna fare tesoro di questa esperienza per far sì che non si possa più ripetere“.
Successivamente, intervistato da Tv2000, era tornato : “Non passi il messaggio, ma sono sicuro che non sia così, che il patteggiamento in sostanza sia un abbassamento dei livelli di attenzione rispetto a comportamenti gestionali non adeguati. Lo prendo come un modo per rilanciare invece l’impegno nei confronti di comportamenti che devono essere corretti dal punto di vista sportivo e gestionale”
Abodi: “mai viste plusvalenze fatte da sole”
Oggi Abodi, si è soffermato sull’esclusione dalla Conference League decisa dalla Uefa nei confronti della Juventus: “Non è né una vittoria né una sconfitta, se ne prende atto, così come normalmente si fa quando c’è un organo di giustizia o c’è qualcuno che deve assumere una determinazione. Mi auguro si riesca ad andare avanti, lasciarci alle spalle quello che è successo che non è un tema che riguarda soltanto la Juventus”.
Abodi ha proseguito: “Io penso che in generale tutti noi dobbiamo puntare a comportamenti più corretti e lineari, senza entrare nel merito perché potrebbero esserci anche delle determinazioni. Peraltro le fattispecie delle quali è stata ritenuta responsabile la Juventus riguardano una pluralità di soggetti potenzialmente, perché al di là degli aspetti formali, io non ho mai visto le plusvalenze fatte da sole”.