In casa bianconera si continua a discutere sulla Juventus del futuro non solo in ambito societario, ma anche in panchina. Nonostante Massimiliano Allegri abbia un contratto siglato sino al 2025.
Juventus, l’ombra di Deschamps sulla panchina di Allegri
Secondo il quotidiano francese “L’Equipe”, il Mondiale perso ai rigori contro l’Argentina sembra aver aumentato di molto le probabilità di una riconferma di Didier Deschamps sulla panchina transalpina. Anche il presidente Emanuel Macron ha dichiarato pubblicamente di voler vedere ancora l’ex centrocampista bianconero sulla panchina dei Bleus. Tuttavia la scelta finale rimane in capo a Deschamps, che dovrebbe rispondere entro il termine delle festività natalizie sulla proposta di rinnovo sino al 2026.
Juventus, se Allegri parte, Zidane prima scelta
Tuttavia, in caso di partenza di Allegri dalla panchina bianconera, Deschamps aprirebbe ad un ritorno in bianconero dopo l’anno in cui guidò la squadra in Serie B causa Calciopoli. Zinedine Zidane, però, continua ad essere la scelta prediletta anche dal nuovo corso societario, stando ai ben informati. L’ex Real ha voglia di tornare su una panchina importante, al costo di aspettare la stagione 2023-24. E l’ipotesi Juve, rilanciata dalla stampa francese, fa ben sperare i tifosi bianconeri.
Juventus, i problemi nell’ingaggiare Zidane al posto di Allegri
Tra dire e il fare c’è di mezzo il mare, dice un noto proverbio. La supposizione rilanciata dalla stampa francese presenta un paio di controindicazioni, perlopiù di livello economico. Il contratto di Massimiliano Allegri, come detto, scadrà nel 2025 ed al tecnico livornese vengono elargiti 9 milioni netti all’anno. L’eventuale richiesta di Zinedine Zidane, invece, rimanendo a cifre basse, non potrebbe essere inferiore a dieci milioni netti in virtù del suo palmarès. Due problemi tutt’altro che di facile risoluzione per la Juve attuale.