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Juventus, Pirlo alle prese con le assenze

Andrea Pirlo annuncia l'assenza di Paulo Dybala col Crotone e non solo: "Buffon dal 1', Kulusevski non al top, Morata sta leggermente meglio".

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Juventus, Pirlo alle prese con le assenze Fonte: Getty Images

Si chiuderà lunedì sera all’Allianz Stadium, dove la Juventus ospiterà il Crotone, il ventitreesimo turno del campionato di Serie A. Quello che andrà in scena sarà un posticipo che metterà in palio punti pesanti, visto che i bianconeri sono chiamati a recuperare terreno sulle primissime, mentre i pitagorici, attualmente ultimi in classifica, hanno bisogno di un’impresa per tenere vive le speranze salvezza.

Andrea Pirlo, nel presentare la partita in conferenza stampa, ha annunciato diverse novità di formazione compreso il forfait di Paulo Dybala. “Buffon partirà dall’inizio, mentre Dybala non è ancora disponibile. Purtroppo invece di migliorare le cose rimangono tali, bisogna aspettare ancora. Ramsey è ok, vedremo se farlo giocare dall’inizio e in quale posizione”. “La mancanza di Arthur si sente perché è l’unico con caratteristiche diverse, va valutato giorno dopo giorno, è un problema che non può avere tempi di recupero effettivi. Finché non gli passa non può scendere in campo. Fagioli titolare? Possiamo provare più soluzioni, ci sono giocatore con certe caratteristiche che si possono adattare al nostro sistema di gioco. Domani in base alla partita cercheremo di trovare la soluzione migliore per fare bene”.

“Anche Kulusevski non sta benissimo, ha avuto un po’ di raffreddore in questi giorni ma già oggi stava meglio. McKennie ha questo dolore, ma è una roccia e stringerà i denti perché siamo contati”.

“Morata sta leggermente meglio. Ha avuto questo virus intestinale che lo teneva non al 100% da un po’ di giorni, speriamo domani possa essere a disposizione almeno per una parte della gara”.

Pirlo invita a tenere alta la guardia sull’Inter capolista. “Se sia la più attrezzata per lo Scudetto non so, l’unica cosa che può essere in più è che non giocano le coppe e avranno solo una partita a settimana da giocare”.

Infine si torna sul ko di Oporto in Champions, che ha fatto seguito a quello di Napoli. “Non sono preoccupato, venivamo da 11 vittorie in 13 partite. Era normale che prima o poi ci sarebbe stata una una battuta d’arresto. Purtroppo c’è stata in un momento decisivo ed è stata causata dalle tante partite. Non si può avere l’attenzione al 100% giocando 15 partite in 40 giorni, quasi metà campionato in un mese e mezzo”.

“Se ho alzato la voce? L’avevo già fatto a fine primo tempo per come avevamo gestito la gara. Abbiamo poi avuto quei secondi di blackout che ci sono costati il secondo goal, non c’è bisogno quando sai di aver fatto male”.

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