Il primo anno senza titoli dopo due lustri con almeno un trofeo in bacheca, ma soprattutto lāanno della Grande Rivoluzione in societĆ , materializzatasi proprio sul finire del 2022 e indotta dallo scoppio delle inchieste plurime che hanno travolto i vertici.
Questo, in estrema sintesi, il riassunto di 12 mesi piĆ¹ che travagliati in casa Juventus, che hanno suggellato in maniera definitiva il passaggio dallāera piĆ¹ vincente della storia del club, quella targata Andrea Agnelli, ad un periodo di trapasso, che i tifosi, ma anche la proprietĆ , si augurano sia di breve durata.
Periodo le cui tempistiche, in realtĆ , potrebbero venire scandite da fattori extra-calcistici.
- 2022, Odissea Juventus: dagli zero tituli al terremoto in societĆ
- Juve, le tappe del caos: il polverone intercettazioni e il doppio filone dell'inchiesta Prisma
- La Juventus che verrĆ : il nuovo "governo tecnico" deciso da Elkann e i rischi penali e sportivi
2022, Odissea Juventus: dagli zero tituli al terremoto in societĆ
Quanto avvenuto nella serata del 28 novembre 2022 ha inevitabilmente segnato un confine nella storia recente del calcio italiano e non solo in quella gloriosa della Juventus. Un comunicato tranciante quanto improvviso ha messo la parola fine allāera Andrea Agnelli, iniziata nella primavera 2010, 48 anni dopo la fine del settennato alla presidenza del rappresentante precedente della famiglia piĆ¹ longeva nella storia del calcio mondiale, Umberto, padre di Andrea: āSu proposta del Presidente Andrea Agnelli e onde consentire che la decisione sul rinnovo del Consiglio sia rimessa nel piĆ¹ breve tempo possibile allāAssemblea degli Azionisti ā le parole del comunicato ā tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione presenti alla riunione hanno dichiarato di rinunciare allāincarico. Per le stesse ragioni, ciascuno dei tre amministratori titolari di deleghe ha ritenuto opportuno rimettere al Consiglio le deleghe agli stessi conferite. In ragione di quanto precede, ĆØ venuta meno la maggioranza degli Amministratori in carica e, pertanto, ai sensi di legge e di statuto, il Consiglio di Amministrazione deve intendersi cessatoā.
Un fulmine a ciel sereno? Non proprio, anche se il fatto che il terremoto sia avvenuto a campionato fermo, con il Mondiale in Qatar in pieno svolgimento e meno di tre settimane dopo lāinizio della pausa del campionato, ha amplificato lāeffetto degli avvenimenti, acuendo la preoccupazione dei tifosi che nei primi 11 mesi del 2022 avevano giĆ dovuto incassare la fine della prima stagione senza titoli in bacheca dopo 10 anni arricchiti da 19 trofei e poi la malinconica eliminazione nella fase a gironi della Champions League 2022-ā23, che ha allungato ombre lunghe sulla seconda era di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus.
Juve, le tappe del caos: il polverone intercettazioni e il doppio filone dellāinchiesta Prisma
La proprietĆ della Juventus ha subito preso in mano la situazione, se ĆØ vero che giĆ il 29 novembre John Elkann, numero uno di Exor, ha nominato due uomini di fiducia ai vertici del club, Gianluca Ferrero, vicepresidente del consiglio di amministrazione della Banca del Piemonte, come presidente e Maurizio Scanavino, amministratore delegato di GEDI, gruppo editoriale controllato da Exor, come direttore generale plenipotenziario. Lāarea sportiva ĆØ invece stata affidata al direttore sportivo Federico Cherubini e a Massimiliano Allegri, le cui funzioni quindi, almeno fino al termine della stagione, andranno ben oltre a quelle di allenatore.
Ma perchĆ© si ĆØ arrivati a tutto questo? Che qualcosa stesse bollendo in pentola lo si era capito da tempo, in particolare sul fronte della cosiddetta āmanovra stipendiā, ovvero la rinuncia dei giocatori a quattro mensilitĆ durante il periodo della prima ondata di Coronavirus, permettendo al club un risparmio di 90 milioni di euro. Per gli inquirenti, perĆ², la rinuncia sarebbe stata di una sola mensilitĆ e le altre tre sarebbero state versate in seguito ai giocatori, senza che le cifre venissero inserite nei bilanci successivi.
Proprio questo punto ĆØ quello che ha determinato la rivoluzione in seno al club, perchĆ© ĆØ quello in base al quale la Juventus rischia le sanzioni peggiori secondo gli sviluppi dellāinchiesta Prisma, la vera āresponsabileā del terremoto che ha travolto la societĆ piĆ¹ blasonata e vincente dāItalia. Lāinchiesta, partita nel maggio 2021, condotta dalla Procura di Torino e in particolare dai sostituti procuratori Ciro Santoriello e Mario Bendoni e dallāaggiunto Marco Gianoglio, si ramifica in due diversi filoni.
Il primo poggia le proprie basi sullāindagine della Covisoc che individuĆ² 62 operazioni di mercato sospette, 42 delle quali concluse proprio dalla Juventus. Attraverso intercettazioni telefoniche e il lavoro di un super consulente esperto in bilancio il commercialista Enrico Stasi lāattenzione si ĆØ focalizzata sulle cosiddette operazioni āa specchioā, ovvero senza movimentazione di denaro ma con effetti positivi sui bilanci delle societĆ . Si tratta delle cosiddette plusvalenze.
Le dimissioni in blocco dei componenti del CdA hanno preceduto di poco meno di un anno la prima perquisizione allāinterno dei locali della sede della Juventus, effettuata dalla Guardia di Finanza e avvenuta il 25 novembre 2021, seguita dalla seconda, in data 2 dicembre, disposta dalle Fiamme Gialle, che fece luce sulla cosiddetta āmanovra stipendiā, il secondo filone dāinchiesta. Come si potĆ© evincere giĆ dalle prime ricostruzioni, infatti, alcuni accordi tra club e calciatori vengono custoditi allāesterno della sede del club, presso gli uffici di alcuni intermediari che hanno curato la fase di negoziazione e il resto del polverone ĆØ sollevato dalla āmadre di tutte le intercettazioniā, quella nella quale lāattuale direttore sportivo Federico Cherubini, allāepoca braccio destro di Fabio Paratici, fa riferimento a una ācarta che non dovrebbe esistereā riguardante un presunto accordo con Cristiano Ronaldo.
Le accuse si fanno pesanti, si inizia a parlare di falso in bilancio e manipolazione del mercato, essendo la Juventus un club quotato in Borsa. Tra fine marzo e inizio aprile sono sfilati in Procura diversi calciatori e alcuni agenti per fare chiarezza sugli stipendi sospesi: dai futuri ex Dybala e Bernardeschi fino ad Alex Sandro, Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini, al quale vengono chiesti lumi sulla famosa chat di gruppo su WhatsApp nella quale lāallora capitano bianconero informĆ² i compagni che āquanto sarebbe uscito allāesterno (le rinunce agli stipendi, ndr) non corrispondeva a veritĆ ā.
A far tremare societĆ e tifosi, in parallelo, ĆØ infine lāindagine parallela avviata dallāUefa volta alla verifica dellāesistenza di eventuali violazioni delle norme del Fair Play Finanziario, che potrebbero annullare il Settlement Agreement che il club bianconero ha stipulato con lāUefa pagando una multa di 23 milioni, ridotta a 3,4 se i conti torneranno in ordine entro il 2024-25),e concordando limitazioni alla rosa e al mercato proprio per le violazioni accertate del Fair Play Uefa.
La Juventus che verrĆ : il nuovo āgoverno tecnicoā deciso da Elkann e i rischi penali e sportivi
Lo scorso 24 ottobre, quindi un mese prima dellāazzeramento del CdA, la Procura di Torino ha fatto pervenire ai componenti del Consiglio e ai dirigenti con responsabilitĆ strategiche lāavviso del termine dellāinchiesta, mentre proprio il 29 novembre, poche ore dopo le dimissioni di massa, i pm torinesi hanno pronunciato le richieste di rinvio a giudizio per 12 dei 16 indagati della prima ora: Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene, Fabio Paratici, Marco Re, Stefano Bertola, Stefano Cerrato, Cesare Gabasio, Francesca Roncaglio, Enrico Vellano, Stefania Boschetti e Roberto Grossi, oltre alla Juventus come persona giuridica.
I reati contestati sono falso delle comunicazioni sociali, false comunicazioni rivolte al mercato, ostacolo allāesercizio delle autoritĆ di pubblica vigilanza, aggiotaggio e uso di fatture per operazioni inesistenti.
Le ultime, almeno per il momento, tappe della vicenda, recano altre due date chiave: il 19 dicembre la Cassazione respinge la richiesta dei legali della Juve di spostare la sede del processo da Torino a Milano (sede della Borsa), mentre il 26 dicembre vengono resi noti i componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione, che si riunirĆ per la prima volta il 18 gennaio. I consiglieri indicati da Exor, che si aggiungono a Ferrero e Scanavino, sono Fioranna Vittoria Negri, Diego Pistone e Laura Cappiello.
Il resto lo dirĆ il tempo, oltre al campo, dal momento che il futuro prossimo della Juventus dipenderĆ anche da come la squadra saprĆ compattarsi per raggiungere gli obiettivi minimi della stagione (qualificazione alla prossima Champions League) e quindi permettere di sostenere una campagna acquisti, se non faraonica, quantomeno ambiziosa la prossima estate, sebbene sullo sfondo si stagli il rischio dellāautofinanziamento.
Il tutto, ovviamente, con la spada di Damocle delle possibili sanzioni che potranno scaturire dai processi sportivi. PiĆ¹ sfumato il rischio di una riapertura del caso plusvalenze, nonostante le presunte nuove prove, mentre lāeventuale accertamento di azioni fraudolente per la āmanovra stipendiā potrebbero portare a multe salatissime, punti di penalizzazione e squalifiche per i tesserati. Lo spettro della retrocessione ĆØ legato solo allāeventualitĆ che il falso in bilancio sia servito per lāiscrizione ai campionati. Quanto allāindagine avviata dallāUefa, con lāincubo dellāesclusione dalle competizioni europee, non sono attese decisioni prima delle sentenze italiane.