Tocca a Melissa Satta, che mai ha trascurato il suo ruolo pubblico nella lotta costante alla discriminazione e al razzismo all’interno degli stadi, denunciare un fatto avvenuto ancora una volta all’interno di un impianto sportivo. La compagna di Kevin Prince Boateng, presente allo stadio per assistere a Fiorentina-Inter, ha visto quanto accaduto a un bambino e deciso, poi, di denunciare quanto avvenuto con un post pubblicato sulle sue stories.
“Lì in mezzo c’era seduto un bimbo di 10 anni con il suo papà, al secondo gol dell’Inter ha esultato insieme al suo papà e i due sono stati aggrediti verbalmente dai ‘tifosi’ della Fiorentina. Il papà e il bambino – ha scritto la Satta postando la foto della tribuna del Franchi – sono stati portati via da quel settore da alcuni responsabili della Fiorentina che devo dire si sono comportati benissimo e hanno cercato di tranquillizzare il bimbo, perché la situazione stava degenerando”.
Questi gli eventi riferiti dalla ex velina, ex calciatrice a tifosa del Milan che ha manifestato con attenta preoccupazione l’insorgenza di una simile aggressione verbale nei riguardi di un bambino. “Io mi chiedo: non vi vergognate a far piangere e spaventare un bimbo di 10 anni – ha aggiunto Melissa – solo perché ha esultato per la sua squadra del cuore? Mi dispiace ma io non vi chiamo tifosi, i tifosi sono coloro che rispettano il tifo, io vi chiamo ignoranti!”.
“Firenze è stupenda, la Fiorentina pure come tutti i fiorentini… ma queste persone che hanno fatto questo sono da lasciare a casa e non bisogna permettergli di rovinare il nome del tifo Fiorentino!”, ha chiosato la Satta.
Melissa non ha mai celato in alcun modo la propria resistenza a quello che, in precedenza, ha indicato come un grave problema culturale che ha condotto sia lei sia Boateng ad assumere una posizione critica e costruttiva. Dopo il gesto eclatante che, anni addietro, portò Boa a diventare un simbolo della campagna contro ogni forma di discriminazione e a pronunciare un discorso a Ginevra, invitato dall’ONU, di grande impatto emotivo e incisivo sul piano dello strisciante fenomeno all’interno degli stadi, anche la Satta ha dimostrato il medesimo impegno.
Un segno tangibile, nella sua storia personale, che purtroppo periodicamente si arricchisce di nuovi capitoli, come quello del Franchi censurato pubblicamente da Melissa.
VIRGILIO SPORT