Quanto detto e accaduto tra Luis Suarez e la commissione incaricata di verificare il livello di conoscenza e padronanza della lingua italiana da parte del calciatore è ora visibile in questo video. Il filmato è stato diffuso dall’agenzia ANSA e mostra il contenuto dell’esame su cui indaga la procura di Perugia. Un fascicolo che ha investito i vertici della Juventus, per far luce su quanto accaduto, e che ha visto passare davanti ai magistrati perugini anche il presidente della società, Andrea Agnelli.
L’esame di Luis Suarez a Perugia
“Bambino porta cocomera… cocomero… perperoni… frutta e verdura con il carrello”, si sente dire dall’attaccante, in risposta a due immagini mostrate dai commissari, incaricati di valutare le competenze e, di fatto, la possibilità per l’attaccante di diventare un giocatore comunitario con passaporto italiano.
Mentre una telecamera fatta installare dalla procura di Perugia riprendeva il tutto. “In questa immagine sono una mamma e un bambino che fa i compiti” si sente dire da Suarez. “E nell’altra?” chiede l’esaminatore. “Ci sono quattro persone, papà, mamma, bambino e bambina… per fare spesa… bambino porta cocomera…”, le parole del giocatore che poi non firmò con la Juventus e passò all’Atletico Madrid.
“Mi chiamo Luis… sono nato in Uruguay…sono sposato con mia moglie da dieci anni… ho tre figli… sono calciatore professionista”, ha detto Luis Suarez. Una prova intercettata con una microtelecamera nell’ambito dell’indagine condotta dalla procura del capoluogo umbro e ora tra gli atti depositati dopo l’avviso di conclusione indagini agli ex vertici dell’Ateneo.
Il dialogo tra Luis Suarez e gli esaminatori
Come si vede dalle immagini, il giocatore è riconoscibile: indossava una t-shirt bianca, calzoni corti jeans e scarpe da tennis e si presta a rispondere ai due esaminatori, dall’altra parte della scrivania.
“Ciao, tutto bene?” chiede loro Suarez. Seduto a una scrivania, si vede l’attaccante, ripreso di spalle, compilare un modulo con i dati anagrafici. In un clima apparentemente disteso. “Possiamo cominciare l’esame” gli dice uno degli esaminatori che gli chiedono poi di parlare di sé e di presentarsi. Suarez parla quindi della sua famiglia, delle sue squadre di club – “da quanto gioca con il Barcellona?” una delle domande, “sei anni” la risposta – e con la nazionale. “E nel tempo libero cosa le piace fare?” è un’altra delle domande. “Mi piace stare con la mia famiglia, gioco alla play station con i miei figli”, le sue risposte.
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