Addio al numero uno. In tutti i sensi. La scomparsa di Gianni Mura ha sconvolto gli appassionati di sport, tifosi e addetti ai lavori. Ma non solo. La morte dell’ultimo grande maestro di giornalismo, stroncato a 74 anni a Senigallia da un attacco cardiaco, ha suscitato le reazioni anche di alti rappresentanti delle istituzioni, sportive e politiche.
Top trend
Tantissimi i tifosi che subito hanno rivolto l’ultimo saluto alla storica firma di Repubblica, cantore del ciclismo, del calcio, dello sport in generale, super esperto di vini e amante della bella tavola. Un uomo semplice, una prima firma senza spocchia e presunzione. Non a caso, tutti gli volevano bene e leggevano con piacere tutti i suoi articoli. Non a caso, in poche ore Gianni Mura è diventato il trend di tendenza su Twitter, scalzando il coronavirus.
Il dolore del calcio
Tantissime le squadre di calcio, di ogni categoria, che hanno rivolto un pensiero affettuoso al grande Gianni. Appassionato il ricordo del Bologna su Twitter: “Di Brera scrivesti: ‘Sapeva raccontare gli uomini e le strade’. Addio Gianni Mura, e grazie per tutti gli uomini e per tutte le strade che anche tu hai saputo raccontarci”. Istituzionale quello della Lega di Serie A: “È morto questa mattina il giornalista di Repubblica Gianni Mura, celebre firma sportiva che ha raccontato con grande capacità ed esperienza le storie del calcio, e dello sport in generale, durante la sua lunga carriera. La Lega Serie A, a nome di tutte le Società, esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di un professionista sempre in grado di fornire un punto di vista attento e competente alle vicende del nostro mondo”.
E dello sport
Anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha subito fatto pervenire a Repubblica un messaggio di condoglianze a nome di tutto lo sport italiano. Questo il Tweet di Davide Cassani, Ct della nazionale azzurra di ciclismo: “Sono molto più triste di ieri. È morto Gianni Mura, un grande giornalista, un amico sincero. Sapeva di tutto, amava il ciclismo, i corridori. Due mesi fa lo chiamo: ‘Gianni, mi scrivi la prefazione del mio nuovo libro?’ Risposta: ‘Si ma prima vogliono leggerlo’. Ciao Gianni”. Appassionato anche il ricordo della divina Federica Pellegrini: “Felice e onorata di aver avuto la possibilità di conoscerti e chiacchierare insieme…RIP”. Poetico il ricordo di Mauro Berruto, ex allenatore dell’Italvolley e commentatore sportivo: “Siamo stati ricchi, fortunati, privilegiati: abbiamo potuto leggere le tue parole. Vai via ora, mentre quello sport che da aedo del nostro tempo ci hai cantato, è chiuso. Oggi superiamo i confini di una tristezza che sembrava sconfinata. Ti sia lieve la terra, Maestro”.
Giornalismo sportivo in lutto
Tanti i colleghi sportivi che hanno ricordato con commozione Gianni Mura. Paolo Condò è affranto: “Cattivi pensieri. Tristi, dolorosi, sgomenti. Ma sempre pieni di un’ammirazione sconfinata. Ciao Gianni”. Così come Enrico Varriale: “Una bruttissima notizia: È morto Gianni Mura. R.I.P.”. Per Riccardo Cucchi Gianni Mura era “un grande giornalista. Una persona per bene, un maestro. Tutti abbiamo cercato di imparare da lui. Lui ha imparato al fianco di Gianni Brera. La storia del giornalismo. La nostra storia. I tuoi libri sono sempre i primi che ho voglia di sfogliare. E sarà cosi, ancora”. Così Pierluigi Pardo: “Svegliarsi con il più cattivo e terribile dei pensieri. Ironia, libertà, bellezza, scrittura. Un modello irraggiungibile”. Alessandro Antinelli rispolvera un episodio del passato: “È difficile credere che non ci sei più. I tuoi pezzi. Il tuo gusto per la cucina e per la vita. 2004 in fondo a destra nella sala stampa di Atene. E ogni giorno a chiedermi ma quanto ne sa? Ma come cazzo fa?”.
Vuoto incolmabile
Ma la lista delle celebrazioni è praticamente infinita. Ecco Marco Foroni: “Esempio impossibile da imitare, punto di riferimento per tutti noi che amiamo questo mestiere. Che la terra ti sia lieve, Gianni”. E Massimo Caputi: “Ci ha lasciati Gianni Mura grande giornalista e scrittore. Una persona che ho avuto l’onore e il piacere di conoscere, un vero punto di riferimento per lettori e colleghi. Senza di te ora c’è un grande vuoto. Rip”. Giorgia Cardinaletti, ex conduttrice della Domenica Sportiva, ricorda così l’amico Mura: “Gianni. Piango. Ci eravamo promessi di rivederci presto una volta riaperti i ristoranti. Grazie per i tuoi racconti, i tuoi coriandoli di poesia. E quei piatti ricchi di storie. Mancherai. Mi mancherai tantissimo”. Addolorata anche Donatella Scarnati: “Mi si stringe il cuore”.
“Ha vinto lui”
Poetico il ricordo di Gad Lerner: “Addio Gianni Mura, in pista fino all’ultimo. Non eri poi così vecchio, comunque hai ben vissuto e, anche quando brontolavi, hai saputo trasmetterci bellezza. Se, come leggo, è stato un coccolone cardiaco, se non altro diciamo che non ti sei arreso al Covid-19”. Di Mura Fabrizio Biasin celebra l’ultimo primato: “È morto Gianni Mura. Era immenso, un gigante. Così tanto che da un’ora è in cima alle inutili classifiche delle parole più cercate e digitate. E sono inutili, è vero, ma se da un mese là in cima ci trovi solo “quella parola là”, allora grazie anche per questo”. Appassionato anche il ricordo di Alfredo Pedullà: “Gianni Mura lascia in eredità un giornalismo vero, serio, totale, senza protagonismi e solo al servizio della gente. Un gigante d’altissima quota come le montagne del suo amatissimo ciclismo. Rip”.
Gli altri Tweet
Anche la politica celebra il grandissimo giornalista. Ecco il post su Twitter del presidente della Camera Roberto Fico: “Gianni Mura ha raccontato lo sport come pochi altri. Con passione, acume e uno stile inconfondibile. Maestro del giornalismo, punto di riferimento per i suoi lettori. L’Italia perde un giornalista e uno scrittore di grande spessore, un vero narratore che ci mancherà”. Poche ma significative parole quelle di Enrico Letta: “Che tristezza. Gianni Mura. Che tristezza”. E anche l’attore – e grande tifoso romanista – Alessandro Gassman lo ricorda così: “Muore Gianni Mura, grande giornalista e memoria dello sport. rip”.