Tutto prima o poi finisce, anche l’epoca dei grandi campioni. Qualcuno parla oggi, dopo l’eliminazione dagli ottavi di Champions League di Barcellona (contro il PSG) e di Juventus (per mano di Porto) di caduta degli Dei, con riferimento ai due giocatori più simbolici dei club, ovvero Lionel Messi e Cristiano Ronaldo.
I due non erano fuori così presto dalla competizione dalla stagione 2004/05 anche se già l’anno scorso entrambi avevano detto addio alla competizione già in semifinale.
I numeri aiutano a capire questo “flop”, se così si può definire, con Ronaldo che ha segnato piú gol nella sua ultima stagione di Champions con il Real Madrid (15 gol nel 2017/18) che in tutte le tre stagioni con la Juventus sommate (14 reti tra 2018/19, 2019/20 e 2020/21) e con Messi che in Champions League ha segnato pochissimo nelle ultimi due stagioni, ovvero tre nel 2019/20 e cinque gol nel 2020/21.
Per molti anche se con dispiacere è giusto dire addio a questa pagina di sport o per lo meno è giusto abituarsi a non vedere più al top i due giocatori. Come si suol dire, largo ai giovani.
Il futuro è nelle gambe di Erling Haaland e Kylian Mbappé che pian piano stanno convincendo anche i più scettici e si stanno imponendo nello scenario calcistico. Il norvegese ha siglato ben quattro doppiette consecutive in Champions e ha messo a referto quota 20 reti in 14 presenze e ha trascinato il suo Borussia Dortmund ai quarti di finale.
Mbappé è diventato il più giovane giocatore a raggiungere quota 25 reti (rubando il record proprio a Messi) e il primo a segnare 4 volte al Barcellona in una sola stagione. Al PSG è diventato davvero un giocatore di riferimento se non quello di punta.
Certo, rispetto a Messi e Ronaldo la strada è ancora lunga e prima di poter fare ulteriori paragoni bisognerà vedere quanto i due terranno fisicamente, mentalmente e quanti trofei porteranno a casa.