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La classifica senza errori arbitrali: sesta giornata

Come sarebbe la graduatoria del massimo campionato al netto di topiche e sviste: un turno con pochi episodi determinanti

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La classifica senza errori arbitrali: sesta giornata Fonte: Ansa

Quale sarebbe la classifica del massimo campionato senza errori arbitrali? È vero che le sviste, alla fine, si compensano? Oppure ogni anno c’è chi paga un dazio pesante agli incidenti di percorso in cui – fatalmente – incappano anche i fischietti? Certo, chiarire quali sono gli errori determinanti e quali no è esercizio molto difficile. Bisognerebbe valutare caso per caso, anche una rimessa laterale contestata, un fallo a centrocampo, un episodio dubbio tre minuti prima di un gol o di un rigore. E bisognerebbe anche considerare se quel rigore non concesso sarebbe stato trasformato, o se quell’espulsione non fischiata avrebbe portato poi vantaggi agli altri. Noi però vogliamo farla lo stesso, questa classifica. Ecco l’aggiornamento alla sesta giornata.

Big immuni – Nessuna big danneggiata o aiutata in questo turno. Si lamenta la Roma per qualche decisione arbitrale controversa a Lecce, ma la rete di Dzeko mette comunque le cose a posto per la squadra di Fonseca. Si lamenta anche il Napoli per un arbitraggio francamente sconcertante da parte di Manganiello contro il Brescia, con tanto di rigore negato a Llorente sul 2-0 e di gol annullato a Tonali solo dopo consulto Var nonostante un evidente fallo su Maksimovic pochi istanti prima. Tutti errori che, alla fine, non impediscono agli azzurri di conquistare i tre punti.

Polemiche alla bolognese – Più pesanti, invece, le sviste di Udine e ancora una volta a finire nel calderone dei penalizzati è il Bologna di Mihajlovic. I rossoblu possono recriminare soprattutto per la mancata espulsione di Samir che, già ammonito, falcia Skov Olsen al momento dell’ingresso in area. Sarebbe secondo giallo, ma invece l’arbitro Giua grazia incredibilmente il difensore friulano. Mancano dieci minuti al termine e il Bologna sta spingendo, la superiorità numerica potrebbe essere determinante. Altra protesta: nel recupero praticamente non si gioca a causa dell’infortunio di Becao. Il giocatore friulano resta a terra due minuti, l’arbitro non allunga l’overtime. Ce n’è abbastanza per assegnare un punticino al Bologna nella nostra classifica virtuale e per toglierne due all’Udinese.

La classifica senza errori arbitrali – Ecco, dunque, la classifica dopo sei turni al netto degli errori arbitrali: Inter 18; Juventus 16; Napoli 13, Atalanta 13; Bologna 12; Torino 10, Lazio 10; Roma 9, Parma 9, Fiorentina 9; Cagliari 8; Verona 7; Sassuolo 6; Lecce 5; Milan 4, Brescia 4, Genoa 4, Udinese 4; Spal 3, Sampdoria 3.

La classifica reale – Ed ecco invece la graduatoria “vera”, quella con i punti conquistati sul campo (e con gli errori arbitrali). Tra parentesi sono segnati proprio i punti in più o in meno accumulati da ciascuna squadra: Inter 18; Juventus 16; Atalanta 13; Napoli 12 (-1); Roma 11 (+2); Lazio 10, Cagliari 10 (+2); Torino 9 (-1), Parma 9; Bologna 8 (-4), Fiorentina 8 (-1); Udinese 7 (+3); Verona 6 (-1), Sassuolo 6, Lecce 6 (+1), Milan 6 (+2), Brescia 6 (+2); Genoa 5 (+1); Spal 3, Sampdoria 3.

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