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La confessione personale di Diletta Leotta: "È stato momento tragico"

La conduttrice di DAZN, Diletta Leotta, torna sulla violazione subita e sul revenge porn che l'ha duramente provata

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In questo avvio di campionato, stagione che segna sul versante dei diritti televisivi il passaggio della Serie A da Sky (che detiene solo il pacchetto dei 3 match a giornata) a DAZN, l’immagine di Diletta Leotta, conduttrice e giornalista immagine della piattaforma digitale si è rafforzata nella notorietà. A 30 anni, polemiche e scivolate innegabili a parte, la sua popolarità ha assunto dimensioni inimmaginabili: trasversale a qualunque fascia di pubblico, personaggio social e testimonial per qualsiasi tipo di prodotto, Diletta ha costruito la sua celebrità con studio, dedizione e ha già affrontato temi delicati e sgradevoli. E non ci riferiamo solo a commenti sessisti e francamente sgradevoli che compaiono sui social troppo spesso.

La rivelazione intima di Diletta Leotta

Come ha raccontato lei stessa in un’intervista inedita a “Buoni o Cattivi”, il programma di Videonews condotto da Veronica Gentili in onda su Italia 1, incastonata in un film-inchiesta sulla violenza nei confronti delle donne c’è stata molta sofferenza.

Nel film, in onda il 14 settembre, si ascolteranno le toccanti testimonianze dei familiari delle vittime, ancora increduli per quanto accaduto ai loro cari, ma anche dei medici e degli infermieri, che prestano il primo soccorso e che raccontano le condizioni di arrivo nelle strutture, il più delle volte disperate. Stalking, haters, revenge porn, body shaming saranno al centro della narrazione di questa inchiesta, una violenza che non fa distinzioni e che può colpire anche donne come Diletta Leotta.

Nell’intervista di Veronica Gentili, una professionista della televisione considerata un autentico fenomeno di costume, Diletta è diventata un bersaglio, esposta agli insulti sui social, alle urla e ai cori da stadio, agli attacchi a volte fuori contesto. Anche lei è stata vittima di revenge porn, esperienza terrificante che ha descritto anche dal palco sanremese in qualità di ospite, e che ha alimentato il suo senso di colpa, afferma, come se ne fosse stata responsabile:

“Quel momento me lo ricordo benissimo. – racconta per la prima volta la Leotta – Un mio amico mi ha detto che stavano girando delle mie foto, foto strane, e io ho risposto che sicuramente non erano mie, che non ero io, pensando a dei fotomontaggi. Lui mi ha mandato la prima foto e io ho sentito un vuoto dentro, mi si è bloccato il respiro credo per più di dieci minuti, non riuscivo proprio a respirare”.

Diletta Leotta: “Momento tragico”

Pur nella solitudine delle riflessioni personali, schermata dalla maschera televisiva e da un lavoro che l’ha esposta e protetta dal tormento di una fase decisamente complicata anche per gli effetti legali, Diletta ha affrontato cinque anni fa ormai questa violazione della sua privacy:

“È stato un momento tragico. Ho pensato che la mia vita fosse finita, che non sarei più uscita di casa perché all’idea che le persone potessero guardarmi, anche se avevo i vestiti, mi sentivo nuda. Quelle foto, in alcune ero ancora minorenne, erano foto che una ragazza si scatta con l’ingenuità di vedersi davanti a uno specchio, dopo la doccia. Non le avevo mai mandate a nessuno, erano all’interno del mio computer che è stato hackerato”.

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