La stagione del ritorno a Parma è stata finora ben al di sotto delle aspettative. Ma solo a livello di squadra.
Gianluigi Buffon, tornato a giocare un campionato di Serie B 16 anni dopo l’unica precedente esperienza con la Juventus, è stato finora protagonista di un’annata di alto livello tecnico, tra rigori parati e prodezze in serie che non sono però bastate ai crociati per rispettare il ruolo di favoriti d’obbligo per l’immediata promozione in Serie A.
Gigi Buffon e il sogno Qatar 2022
La prospettiva di vivere un’altra stagione tra i cadetti, tuttavia, non spaventa Super Gigi, che nel giorno del compleanno numero 44 ha concesso un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’, raccontandosi a tutto campo tra errori commessi e prospettive per una carriera che sembra senza fine.
Buffon, il cui genetliaco cade curiosamente nello stesso giorno di Dusan Vlahovic, neo-acquisto della Juventus, si è espresso sul sogno di partecipare con l’Italia al sesto Mondiale della carriera, il prossimo novembre in Qatar. Implicita, quindi, la volontà di continuare a giocare per almeno un’altra stagione, a prescindere dall’esito del campionato del Parma.
Buffon, però, non si fa illusioni: “Continuo perché faccio ancora cose che altri non fanno, ma le dinamiche mi fanno pensare che partecipare a Qatar 2022 sia impossibile. È giusto così, vanno rispettati i pensieri e le scelte di un uomo intelligente come Mancini”.
Quindi, una battuta: “Mi sono dato un obiettivo: se l’Italia non andrà ai Mondiali, mi toccherà puntare ai prossimi. Non mi sorprenderebbe trovarmi a 48 anni in grande forma…”.
Buffon e il consiglio a Paulo Dybala
Poi, a proposito di Vlahovic, arriva un commento sul futuro di Paulo Dybala, ai ferri corti con la Juventus: “Con Vlahovic la Juve ha preso il miglior giovane del mondo insieme ad Haaland e Mbappé. Ora Dybala deve decidere di rimanere perché farebbe una gran cosa. Fossi in lui lo farei anche rinunciando a qualcosa economicamente, ma solo se mi sentissi davvero apprezzato”.
Tra i punti più oscuri della carriera di Super Gigi, la depressione che lo colpì nel 2004 e dalla quale Buffon è riuscito a uscire da solo: “Per risalire, devi aggrapparti a qualcosa che hai dentro. Io mi sono imposto di trovare il modo per uscirne. Ce l’ho fatta dopo 7 mesi senza prendere una medicina, anche se tutti me ne propinavano. Ho trovato la forza avvicinandomi all’arte, prendendo emozioni dai quadri”.
Gigi Buffon e le scommesse: “Una ferita aperta”
Infine, il buco nero dell’inchiesta su un presunto giro di scommesse, che sfiorò Buffon nel 2006, prima che Gigi venisse prosciolto da ogni accusa.
Qui la rabbia del portierone è ancora viva: “Le scommesse sono l’attacco più vergognoso. Mi dà fastidio che sia stata messa in dubbio la mia correttezza sportiva. Se ho scommesso, e mai sulle partite, è stato perché chi vive la nostra vita deve trovare una trasgressione. Io non vado in discoteca, non ho mai fatto uso di droghe, ho sempre avuto solo una donna. Scommettevo, ma quelli sono fatti miei. E da lì a vendere le partite, al riciclaggio, ad altre cose losche, ce ne passa”.