La FIFA ha i numeri per il Mondiale biennale: è guerra con la UEFA

Al FIFA Global Summit, Gianni Infantino ha presentato al mondo il suo piano del Mondiale Biennale. Per ora avrebbe i numeri per farlo passare.

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La FIFA ha presentato alle sue 211 federazioni membri il piano di far disputare la Coppa del Mondo su base biennale, che deve essere approvato o respinto dall’Assemblea Generale che si terrà il prossimo marzo. Secondo le prime stime, la FIFA ha il sostegno di 165 paesi, una maggioranza sufficiente per essere accettato.

FIFA, Mondiale biennale: solo UEFA e CONMEBOL contrarie

Come è prevedibile, sono le due federazioni maggiori a essere contrarie al nuovo progetto di Gianni Infantino e Arsene Wenger. Se questa non è una novità, è interessante sottolineare che al momento queste due superpotenze sono in netta minoranza. La UEFA, con le sue 55 federazioni, e la Confederazione Sudamericana, con solo dieci ma che comprende Brasile e Argentina, si rifiutano di accettare il cambiamento.

Aleksander Ceferin e Alejandro Dominguez, i presidenti di UEFA e CONMEBOL, stanno lottando strenuamente perchè questa soluzione non passi, provocando quello che ormai è un enorme scisma nel calcio mondiale.

Ma come si andrebbe a comporre questo Mondiale biennale? La nuova Coppa del Mondo biennale verrebbe giocata nel formato che verrà utilizzato per l’edizione del 2026, quella che verrà giocata tra Stati Uniti, Messico e Canada. Ci saranno 48 squadre in 16 gruppi di tre squadre. La qualificazione sarebbe ridotta a due finestre (marzo e ottobre) e questa fase potrebbe anche essere ridotta a soli 28 giorni intensivi, dedicati esclusivamente al calcio della squadra nazionale.

FIFA, Mondiale biennale: lo studio di Nielsen e OpenEconomics

Due studi di fattibilità indipendenti, spiega Calcio e Finanza, condotti da Nielsen e OpenEconomics, hanno evidenziato come il Mondiale biennale protrerebbe grossissimi benefici al mondo del calcio da un punto di vista economico. Questi risultati sono stati presentati al FIFA Global Summit, che si è svolto come un incontro online a cui hanno partecipato 207 su 210 federazioni ammissibili.

Questo il commento del Presidente FIFA Gianni Infantino:

“Siamo stati informati da esperti indipendenti che il passaggio a una Coppa del Mondo biennale fornirebbe un fatturato aggiuntivo combinato di 4,4 miliardi di dollari dal primo ciclo di quattro anni, con questi fondi distribuiti tra le nostre 211 associazioni membri. Queste entrate aggiuntive consentirebbero ai fondi di solidarietà di passare dall’attuale livello di 6 milioni di dollari per ciclo a un potenziale di 25 milioni di dollari in media per associazione membro della FIFA nel primo ciclo di quattro anni, con l’effettiva distribuzione soggetta alla governance della FIFA“.

Nello studio si evidenziano una serie di dati su miliardi di dollari di ricavi e benefici per praticamente chiunque, come ad esempio un fondo di solidarietà da 3,5 miliardi di dollari con ricavi da distribuire a tutte le federazioni, colmare il gap tra federazioni, aumento del prodotto interno lordo (PIL) di oltre 180 miliardi di dollari in un periodo di 16 anni, generando al contempo due milioni di posti di lavoro a tempo pieno.

Tutto questo è condivisibile al 100%, almeno da un punto di vista macroeconomico che, di certo, non è ciò che interessa al tifoso medio. Qui stiamo parlando, ci pare, ancora di sport, e un Mondiale biennale svilirebbe tantissimo l’importanza di una competizione così prestigiosa proprio perchè non giocata di frequente, e dunque molto ambita. Alcuni giocatori riescono a competere solo una volta in carriera, e quello è l’apice. Renderla troppo “accessibile” o “inclusiva” farà bene all’economia, ma non allo sport.

FIFA, Mondiale biennale: sondaggi dai risultati contrapposti con la UEFA

E qui veniamo al paradossale. Qualche giorno fa la FIFA aveva pubblicato i risultati di uno studio che sosteneva che “la maggioranza” degli appassionati di calcio vorrebbe vedere più spesso la Coppa del Mondo, mentre solo poche ore dopo che la UEFA aveva rivelato i risultati di un sondaggio indipendente che ha definito le proposte di Infantino “allarmanti”.

I risultati del sondaggio della UEFA sostenevano che “le associazioni nazionali europee potrebbero vedere un calo dei ricavi fino a 3 miliardi di euro in quattro anni e che il 30% dei tifosi guarderebbe meno il calcio nazionale e il campionato europeo”. Inoltre, “il 60 per cento dei tifosi crede che il prestigio della Coppa del Mondo diminuirebbe e il 65 per cento pensa che porterebbe a un calendario calcistico internazionale gonfiato”.

Per quanto riguarda la FIFA, invece, “delle 30.390 persone coinvolte nello studio che hanno detto che il calcio è il loro sport preferito, il 63,7 per cento è a favore di più coppe del mondo maschili, con la categoria di età 25-34 apparentemente la “più favorevole”, e il 52,4 per cento vuole vedere il torneo femminile più spesso”.

Un gran bel problema per tutti dunque se non si è d’accordo neanche sui risultati di alcuni sondaggi. Comunque vada, il problema di questo Mondiale biennale non è assolutamente sportivo ma bensì economico, e questo deve essere chiaro a tutti, prima di tutto ai tifosi.

La FIFA ha i numeri per il Mondiale biennale: è guerra con la UEFA Fonte: ANSA foto

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