Se ne è parlato tanto dopo questa estate, ma adesso è ufficiale: Italia e Argentina si affronteranno il primo giugno. Nasce così la finalissima tra i campioni d’Europa e i vincitori della Coppa America. Non solo, il match si disputerà a Wembley, lo stadio che ha visto gli azzurri trionfare a Euro 2020 contro i padroni di casa dell’Inghilterra, che probabilmente non avranno preso troppo bene la notizia. L’annuncio è stato dato direttamente dalla Uefa.
Italia contro Argentina: l’annuncio dell’Uefa
Queste le dichiarazioni del presidente Uefa Ceferin: “C’è una lunga tradizione di collaborazione tra Uefa e Conmebol, come testimoniato negli anni con competizioni come il Trofeo Artemio Franchi e la Coppa Intercontinentale, ed è con grande orgoglio che rilanciamo un trofeo per nazionali così prestigioso per la gioia degli amanti del calcio in tutto il mondo. Non vediamo l’ora di esplorare insieme nuove opportunità e aspettiamo con impazienza la Finalissima di Londra nel giugno 2022.
Vorrei ringraziare Alejandro Domínguez per il suo impegno dedicato a questo progetto e per il suo eccezionale lavoro alla guida del calcio sudamericano. Siamo lieti di sviluppare il nostro eccellente rapporto con Conmebol e il nostro forte desiderio di agire insieme per lo sviluppo del calcio e i suoi benefici per la società è ulteriormente riflesso da questo nuovo protocollo d’intesa” ha aggiunto Ceferin.
Italia-Argentina: le parole del presidente Conmebol
Anche il presidente della Conmebol ha preso parola: “La finale tra Argentina e Italia sarà affiancata da altri eventi sportivi di altissimo livello, come si addice alla tradizione del calcio sudamericano ed europeo. L’apertura del nostro ufficio congiunto ci consentirà di affrontare nuovi progetti con agilità e vigore a beneficio di milioni di fan nei nostri continenti e nel resto del mondo”.
Italia, obiettivo Wembley col Mondiale conquistato
Una bella iniziativa, con la speranza però che l’Italia di Roberto Mancini arrivi all’appuntamento con il pass per il Mondiale in Qatar 2022. E’ senza ombra di dubbio l’obiettivo principale da conquistare per gli azzurri, che a marzo non possono sbagliare. Poi si potrà pensare a Messi e compagni.