Pochi episodi ma tutti importanti al centro delle discussioni in Sampdoria-Juventus, che è stata una partita tutto sommato corretta e senza molte polemiche ma con qualche strascico relativo ai tre casi decisivi per le decisioni prese dell’arbitro Valeri. Due i rigori (uno per parte) concessi dal fischietto romano e in uno di questi due episodi c’è chi ha reclamato una mancata espulsione. A fare chiarezza ci pensa Luca Marelli. L’ex arbitro comasco, moviolista di Dazn, analizza le scelte di Valeri.
- Per Marelli il Var non può intervenire sul rigore per la Juve
- Rabiot non poteva essere espulso secondo Marelli
Per Marelli il Var non può intervenire sul rigore per la Juve
Il primo caso in Sampdoria-Juventus arriva al 33′, quando dopo un corpo a corpo Colley-Kean all’ingresso dell’area blucerchiata, il difensore blucerchiato cintura leggermente il centravanti avversario che finisce a terra. Il contatto c’è ma non è fortissimo, per Valeri è rigore.
A caldo Marelli fa capire, senza esplicitarlo, che si tratta di un “rigorino” ma spiega: «Decisione di campo, c’è stato un contatto Kean-Colley. Calcio di rigore deciso solo in campo, il VAR non ha possibilità».
Rabiot non poteva essere espulso secondo Marelli
Il secondo episodio al 73′: Candreva scodella il pallone e il braccio sinistro largo di Rabiot lo stoppa. Valeri dà la punizione, dopodiché il Var lo corregge ed è penalty. Il rigore verrà poi parato da Szczesny ma i doriani protestano perché non c’è stata la seconda ammonizione per il centrocampista francese, già finito sul taccuino del direttore di gara, che sarebbe costata il rosso.
Su Dazn Luca Marelli spiega il perché: “Non è arrivato il secondo cartellino giallo a Rabiot perché non è un tiro diretto in porta ma si tratta di un cross verso l’area. fatto bene Valeri a non espellere il francese”