Il difensore centrale del Manchester United Phil Jones ha parlato nel corso di un’intervista al ‘The Times’ nella quale ha raccontato di essere stato vittima di diversi attacchi in rete da parte dei “keyboard warriors”, ossia coloro che si è soliti definire come ‘leoni da tastiera’.
“Quando la mia carriera finirà e mi godrò la vita, e comunque sono fortunato di poterlo fare, i guerrieri della tastiera saranno ancora nella camera degli ospiti della loro mamma, a sorseggiare Pepsi, seduti nelle loro stanze a twittare.”
“Penso di essere un facile obiettivo. Ogni giocatore ha un’etichetta e sulla mia deve esserci scritto qualcosa come ‘prendiamoci gioco di lui'”.
Jones non gioca con la casacca dei Red Devils dal gennaio del 2020 a causa di un problema al ginocchio che lo ha costretto all’intervento chirurgico la scorsa estate.
Il difensore 29enne veste la maglia del Manchester dall’estate del 2011 e con la quale ha vinto cinque trofei collezionando 224 presenze ufficiali. “Viviamo in una società nella quale il razzismo e altre problematiche influenzano la salute mentale, per questo dico di usare molta attenzione. I miei problemi non sono più grandi di quelli che una persona può affrontate quotidianamente in ufficio, lo so, ma sono problemi. I calciatori hanno problemi come chiunque altro e parlarne può aiutare”.