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La Superlega, Maldini e Ibrahimovic: Zvonimir Boban ne ha per tutti

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport l'ex calciatore e dirigente rossonero non si è rifugiato nella diplomazia per commentare la situazione del Milan

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Attualmente è alla UEFA a Nyon come “Head of Football”, capo del calcio, ma Zvonimir Boban anche lontano dall’Italia pensa al nostro Paese e soprattutto al “suo” Milan. In una lunghissima intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, di cui riportiamo alcuni stralci, il 53enne croato tocca tanti argomenti di attualità.

Boban: “La prossima sarà la miglior Champions League di sempre”

Si comincia dalla Champions League, della quale domani verranno sorteggiati i gironi, e da qualche considerazione sui Mondiali in Qatar.

“Ci apprestiamo a vivere la miglior Champions League di sempre. Le mie favorite sono Manchester City, PSG e Bayern. Il Mondiale in Qatar? Me lo aspetto bellissimo come sempre anche se bisognerebbe a chi l’ha voluto cosa pensava in quel momento. Ma sono finiti quasi tutti male, come meritavano. Se immagini un Mondiale in Qatar sei costretto a farlo d’inverno… L’unica cosa positiva potrebbe essere che i giocatori saranno più freschi: giocheranno dopo 70 giorni dall’inizio della stagione. E le Nazionali piccole potranno tenere aggressività e ritmi più alti di quando si gioca a fine stagione, in estate. Potrebbe esserci più equilibrio”.

Boban: “La Superlega progetto assurdo, non esisterà mai”

Zvone poi, sulla stessa linea del presidente UEFA Aleksandr Ceferin, attacca la Superlega, proposta da alcuni top club europei come la Juventus e poi morta e sepolta nel giro di due giorni.

“La Superlega era un piano assurdo e morto in 2 giorni nell’aprile 2021, anzi possiamo dire mai nato. Qualsiasi progetto calcistico, dove sana competizione e valori dello sport non sono al primo posto, è destinato a finire male. Il calcio appartiene a tutti quelli che lo amano e lo seguono. La Superlega è stato un maldestro tentativo di rubarlo a tutti noi ed è vergognosamente fallito come merita. Ne stiamo parlando anche troppo: non esisterà mai. Sono preoccupato dello stato di salute di alcuni top club come il Barcellona? Sinceramente sì, vedremo come andrà a finire…”.

Boban: “Ibrahimovic non fa bene a continuare”

Infine, Boban parla delle possibilità del Milan di ripetersi nel campionato appena iniziato dopo lo scudetto dell’anno scorso e dà uno sguardo sui giovani talenti che affollano la squadra rossonera, con un pensiero netto, anche se con qualche distinguo, su Zlatan Ibrahimovic.

“Se sono stato stupito dallo scudetto del Milan? Sì e no. No, perché la rosa era più forte di quel che la gente pensava. Sì, perché l’Inter era comunque superiore e aveva un vantaggio enorme. Per complimentarmi ho telefonato a Paolo Maldini e Frederic Massara, che poi mi hanno passato Pioli sul pullman di ritorno da Sassuolo. Se mi sono mai pentito delle mie dichiarazioni? No, rifarei e ridirei tutto. questione di principio e dignità. Non mi dipingo come un santo, non lo sono, ma andava fatto. Dispiace quanto accaduto, ma ne vado fiero. Stefano è stato grande nel creare uno spirito di gruppo pazzesco, non ha mai mollato un centimetro e merita grandi complimenti. Qualche volta non la vediamo allo stesso modo, ma è il bello del calcio. Ibrahimovic ancora in campo a 41 anni? Zlatan non fa bene a giocare ancora, ma capisco se continuerà perché so come ragiona. Tutti noi milanisti, io in particolare, gli saremo grati per sempre. Con lui è cambiato tutto, lui ha cambiato tutto. Ibra è unico”.

“E’ un fatto molto deludente che Maldini abbia dovuto attendere l’ultimo giorno utile per prolungare il proprio contratto con il Milan. Paolo ha lavorato benissimo e gli vanno riconosciuti tutti i meriti, lui è fondamentale. La lotta scudetto? La Juve è affamata, ha qualità, ma ho tanti dubbi… Anche se Vlahovic in Italia fa la differenza. L’Inter è sempre la favorita e riprendere Lukaku è stato un grande colpo ma è una lotta aperta e anche la Roma con Dybala non è da sottovalutare. Sono curioso di vedere la ricostruzione del Napoli dopo tanti addii importanti e il Milan. Lo scudetto è stato anche più bello di quello di Perugia nel 1999, ma la vera sfida ora è ripetersi”.

“Se Leao e Tonali si consacreranno? Quando giochi per il Milan, la consacrazione è senza tempo, deve avvenire in ogni partita, ogni anno. Loro due sono stati straordinari l’anno scorso, hanno enorme qualità e talento e sono stati decisivi nelle partite più importanti. Quest’anno, credo e spero sarà l’anno di Bennacer, una persona e un giocatore straordinario, ingiustamente sottovalutato. De Ketelaere ha classe, personalità e vede tutto. Ho dubbi per quel che riguarda la velocità, che ci vuole per essere un fuoriclasse. Certamente è da Milan, è un talento”.

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