L’addio di Lionel Messi, la Superlega e impensabili scenari di mercato: Joan Laporta, presidente del Barcellona, si confida ai microfoni della stampa, dopo i mesi a dir poco frenetici che hanno riguardato il club blaugrana.
Non è un periodo semplicissimo, quello vissuto dai catalani, alle prese con una rivoluzione tecnica dopo l’addio dell’argentino, leader indiscusso e icona della squadra in giro per il mondo.
Nonostante ciò, Laporta guarda oltre, partendo dal passato, sì, ma ammettendo l’impossibilità del rinnovo della Pulce: “Messi non poteva restare. Penso che siamo rimasti entrambi delusi, perché non era ciò che volevamo: non ci siamo più parlati da quel momento. Ho visto il suo debutto al PSG: è stato strano vederlo con la maglia di uno dei nostri rivali”.
Il presidente blaugrana, intervenuto ai microfoni di Esport 3, ha parlato anche della Superlega, progetto ancora non tramontato, nonostante l’addio allo stesso di numerosi club: “Il progetto è vivo. I tre club che stanno difendendo il progetto stanno vincendo tutti i casi giudiziari. La Uefa non può fermarlo. Certo, avrebbe potuto essere presentato in un modo migliore”.
Una volta eletto, Laporta è stato vicinissimo a far ritornare Neymar al Barcellona, nonostante la difficile situazione economica: “Abbiamo provato a ingaggiare Neymar. Ci ha contattato e voleva venire, stava impazzendo per tornare. Interpretavamo il Fair Play Finanziario della Liga in un altro modo: se l’avessimo fatto nella maniera attuale, non gli avremmo fatto un’offerta”.