Larissa Iapichino, saltatrice in lungo figlia di Fiona May è una delle atlete più promettenti della Nazionale azzurra. La toscana ha parlato della sua carriera in un’intervista concessa a Luca Perri, astrofisico, voce narrante dei podcast di Redbull con Chora Media,
Impossibile non menzionare il suo record Mondiale Juniores con cui ha eguagliato mamma May: «Quando ho visto quei tre numeri sul display, il 20 febbraio 2021 ad Ancona, sono stata travolta dalle emozioni. Ci credi che di quel salto non mi ricordo più niente? Ecco, potessi tornare indietro vorrei riviverlo».
Sulla sua vita poi ha spiegato: «La mia vita è una montagna russa: ci sono state gioie enormi come momenti di grandissima delusione e tristezza ma la cosa che ha più caratterizzato la mia vita in tutte le sue fasi è il fatto che mi sono sempre rialzata. Nonostante tutto».
E poi ha un pensiero sulla famiglia e su Nonna Renata: «Non è mia nonna di sangue, ma di cuore. Mi ha cresciuta quando i miei genitori erano altrove per lavoro o impegnati, a lei devo tanto: è una donna fortissima, a cui devo anche la donna che sono diventata».
Parla anche della gestione delle pressioni, nella vita universitaria e in pedana: «La notte prima degli esami o di una gara è come tutte le altre. Non soffro di ansie, affronto le gare con la massima serenità . Non la si confonda per mancanza di adrenalina! Quella in pedana arriva. Mi preparo lavorando sui dettagli. Vicino alla performance si bada soprattutto ai dettagli e alla qualità . Sono scaramantica ma non ho riti: indosso una collanina che mi ha regalato una ex compagna di squadra, un chiodino come pendaglio: mi ha portato bene una volta, da allora non la scordo mai».