Il tennis si sa, come tutte le attività individuali, è uno sport che dal punto di vista psicofisico richiede uno sforzo non indefferente.
A volte capita che l’equilibrio già precario tra testa e corpo, venga meno ed ecco che a prevalere siano le emozioni, difficili da trattenere. Questo è quanto succede a volte sui campi da tennis dove negli ultimi mesi, si sono verificati una frequenza insolita di incidenti di alto profilo con comportamenti antisportivi.
SOltanto da Gennaio ad oggi, abbiamo potuto osservare tanti episodi eclatanti e piuttosto discutibili con protagonisti i grandi giocatori di tennis. Capitava anche in passato certamente, ma oggi i numeri sono esponenzialmente cresciuti. Due esempi su tutti: Zverev che prende violentemente a racchettate la sedie dell’arbitro ad Acapulco, e Nick Kyrgios che con le sue scenate sopra le righe, tra Miami e Indian Wells ne ha combinate parecchie come aver tirato la racchetta verso un raccattapalle e utilizzato epiteti verbali nei confronti dell’arbitro.
Purtroppo sono episodi che non vorremmo mai vedere su un campo di un nobile sport quale è il tennis. Per questo motivo l’ATP, non avendo gradito quanto successo, ha ufficialmente chiesto, per bocca del presidente Andrea Gaudenzi, ai giudici di sedia, di essere più severi nel sanzionare ogni tipo di condotta contraria al codice sportivo.
L’agenzia di stampa Reuters è stata la prima a riportare le dichiarazioni ufficiali di Gaudenzi: “Con effetto immediato, con la stagione sulla terra battuta appena iniziata, la squadra arbitrale dell’ATP è stata invitata a prendere una posizione più rigorosa nel giudicare le violazioni del codice di condotta. Inoltre, stiamo anche effettuando una revisione del codice, nonché dei processi disciplinari, per garantire che questo preveda sanzioni adeguate e aggiornate per violazioni gravi e soggetti recidivi”.
