È un Gael Monfils sconsolato quello che ha commentato il match perso al quinto set contro Matteo Berrettini nei quarti di finale degli Australian Open.
Il francese è crollato proprio all’inizio del quinto set, dopo aver fatto lo sforzo di recuperare da due set a zero e quando il match sembrava essergli girato a favore sul piano fisico, visto che Berrettini era molto provato dal stanchezza e dal caldo, e psicologico.
Il classe ’86 non si è risparniato in fatto di autocritica:
“Evidentemente non ero preparato a gestire un momento così delicato del match. Sono 20 anni che non faccio quasi mai la cosa giusta nei momenti chiave, spero di riuscire a cambiare la situazione prima della fine della mia carriera, che non sarà ancora molto lunga”.
C’è anche spazio per i complimenti all’avversario: “So di essere un buon giocatore, probabilmente non forte come Matteo, che serve bene e ha un gran dritto e soprattutto ha dieci anni in meno, ma sapevo di poterlo mettere in difficoltà. E così è stato, ma evidentemente chi ha giocato una finale di Wimbledon pur essendo più giovane ha più esperienza nel gestire certi momenti”.
“Le partite possono girare in un secondo e bisogna essere bravi ad approfittarne. Non è una cosa che si può imparare, è una questione di esperienza, ma evidentemente non sono riuscito a farmela” ha concluso.