Danilo Cataldi, in vista di Napoli-Lazio, ha preso il posto di Sarri in conferenza stampa: “La squadra ha giocato due buone gare, contro la Juventus ed in Europa League. Con i bianconeri ci sono stati degli episodi avversi, giovedì invece abbiamo disputato un’ottima gara conquistando il passaggio del turno. Speriamo di continuare così. Napoli-Lazio è una gara che ha un valore importante. Gli azzurri sono la squadra che, insieme al Milan, ha totalizzato il maggior numero di punti. Noi stiamo crescendo, ma siamo ancora al 50-60% di ciò che possiamo diventare. Speriamo di compiere un alto passo in avanti. Io ed i miei compagni ragioniamo partita dopo partita, dopo cinque anni con un determinato stile di gioco non possiamo avere un obiettivo a lungo termine. Speriamo di disputare una buona gara a Napoli”.
Cataldi ha esordito in Serie A proprio contro il Napoli, ma all’Olimpico: “Fu una bella emozione. Sono passati molti anni, ora viviamo il presente. Andremo a Napoli per disputare la nostra partita come avvenuto giovedì”.
Cataldi come Jorginho nel Napoli di Sarri? il centrocampista laziale dice la sua: “Ho avuto modo di vederlo in Nazionale, un paragone con lui è azzardato. Sono consapevole che devo migliorare tanto, lavoro per capire dove posso crescere. Sto cercando di fare il massimo per aiutare la squadra, Sarri è un allenatore che chiede molto”.
Cataldi ha in testa un solo obiettivo: “Diventare importante per la Lazio. Non solo per la squadra, ma vorrei essere un po’ un’icona. Il percorso per arrivare fin qui è stato complicato, ora sto raccogliendo qualche frutto ma ancora non ho fatto niente, nemmeno 100 partite consecutive con la Lazio. Per questo penso sempre alla gara dopo, senza fissarmi obiettivi troppo lontani. Sto cercando di migliorare sotto tutti gli aspetti, il mio è un ruolo che si trova nel cuore della squadra. Ho tanti piccoli aspetti da migliorare, mi soffermo molto sulla fase difensiva. Non credo di essere cambiato tanto rispetto agli scorsi anni, ho sempre offerto il massimo sia in allenamento che in partita. Ora trovando maggiore spazio è normale che la fiducia aumenti. Il primo segreto per creare una buona alchimia è la disponibilità da parte di tutti. Non mi sento un titolare imprescindibile, se gioco è perché Sarri ritiene che possa essere utile. C’è sempre una competizione positiva tra me, Leiva ed Escalante. Mi auguro di conquistarmi la fiducia di Sarri quotidianamente”.