A cinque giornate dal termine del campionato di Serie A , la Lazio è tornata prepotentemente in corsa per iscriversi alla bagarre con vista sulla qualificazione alla fase a gironi Champions League. I biancocelesti, infatti, dopo la splendida affermazione contro il Milan hanno toccato quota 61 punti in classifica confermando l’attuale sesta piazza del torneo.
Tre punti d’oro in saccoccia e distacco ridotto a cinque lunghezze dal terzetto composto da Napoli, Juventus e Milan. Senza dimenticare che i biancocelesti devono ancora recuperare la partita contro il Torino, ufficializzata proprio ieri per martedì 18 maggio, con calcio d’inizio alle ore 20.30.
Numeri alla mano, chi sogna un posto al sole nella massima rassegna continentale dovrà per forza di cose fare i conti con la truppa guidata da Simone Inzaghi, fresco di ritorno in panchina dopo essere guarito dal Covid-19.
L’allenatore piacentino sembrava aver riposto nel cassetto i sogni di gloria europei a cavallo tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo. Le tre sconfitte in quattro partite rimediate contro Inter, Bologna e Juventus – a cui si aggiunge il doppio ko di coppa contro il Bayern – avevano messo a nudo limiti e difetti strutturali di una squadra che non ha mai destato la sensazione di poter ripetere lo strepitoso campionato della passata stagione.
Il 12 marzo la Lazio, tra mille difficoltà, piega 3-2 in casa il fanalino Crotone grazie ad una rete nel finale di Caicedo. Una vittoria importante, buona soprattutto per stoppare l’emorragia di risultati negativi e per donare nuova linfa ad un gruppo parso un pò troppo sfiduciato.
In realtà sarà proprio quel successo risicato contro i calabresi a dare il là alla clamorosa rimonta capitolina: da quel momento arrivano altri 4 successi consecutivi contro Udinese, Spezia, Verona e Benevento. Nel mezzo il tonfo con il Napoli ed infine il sontuoso tris al Milan .
Il cambio di passo è impressionante. E il fortino dello Stadio Olimpico diventa una sorta di talismano, nonché teatro di ben dieci vittorie consecutive come già era accaduto due volte nella storia del club capitolino: nel 1937 e 1974.
A cinque giornate dal termine della stagione, il calendario propone a Immobile e compagni altre sfide delicatissime: il prossimo avversario sarà il Genoa – che non ha grossi assilli di classifica – a cui seguiranno le sfide contro Fiorentina, che di problemi ne ha qualcuno in più, e Parma ormai retrocesso.
Il piatto forte è fissato per la penultima giornata con il derby della Capitale, prima di chiudere i giochi il 23 maggio con la tappa conclusiva di Reggio Emilia contro il Sassuolo.
“Abbiamo fatto un grandissimo sforzo, dobbiamo continuare a credere nella Champions e fare le ultime partite nel migliore dei modi” .
L’Inzaghi pensiero a ‘Rai Sport’ suona come un mantra. La resa dei conti è vicina e la Lazio ci vuole credere fino alla fine.