L’arbitro Piero Giacomelli è al centro della bufera dopo l’espulsione di Ciro Immobile e la mancata concessione di un rigore ai biancocelesti durante la partita tra Torino e Lazio.
Subito dopo la gara, una serie di dichiarazioni da parte del tecnico Simone Inzaghi, del direttore sportivo Igli Tare e di alcuni giocatori avevano messo immediatamente in dubbio l’imparzialità del direttore di gara di Trieste. “Giacomelli era al VAR in Sampdoria-Lazio, quando Ciro ha chiesto un rigore… evidentemente ha un conto aperto con noi”, ha accusato Parolo.
Durissimo anche il della comunicazione della Lazio, Arturo Diaconale: “Non c’è granché da commentare. La partita è stata segnata da un pregiudizio grave e inquietante, che ne ha determinato l’andamento. Non si può credere alla buona fede rispetto a delle immagini che sono inequivocabili. Mi dispiace, ma evidentemente la posizione della Lazio dà fastidio. Come Calciopoli? Calciopoli è stato un fenomeno diverso, ma a questo punto non posso più credere alla buona fede. Se la Lazio dà fastidio, ce lo dicano: giocheremo solo in Europa. Rappresento la società in questo momento, parlo a nome del presidente e della squadra: non si possono accettare partite di questo tipo e arbitraggi di questo genere”.
Anche Inzaghi questa volta non si trattiene: “Avevo visto già negli spogliatoi che la partita l’avremmo persa. Per la quarta domenica di fila è stata dura parlare con la squadra. Avremmo perso anche senza i cambi. Sarà la mia settimana più tosta da allenatore. Le immagini sono lampanti. Con chi ce la prendiamo? Con Giacomelli, con chi era al Var? Non deve essere un alibi ma stasera ce l’hanno fatta perdere”.
Intanto in rete si scatenano i tifosi: girano sui social gli screenshot di un presunto profilo Facebook del direttore di gara, e della fan page del bar di cui è proprietario Giacomelli. Entrambi gli account, che avevano foto di Francesco Totti, sono stati immediatamente chiusi, alimentando la rabbia dei supporters biancocelesti e le teorie di chi sostiene che il direttore di gara sia un romanista.
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