A margine di un evento della Lazio nelle scuole, Romagnoli ha ribadito: “Come ho sempre espresso durante la mia carriera sono sempre stato della Lazio, anche se sono cresciuto nell’altra sponda (la Roma, ndr). Era qualche anno che si parlava di venire qua, quando c’è stata l’opportunità sono venuto. Ho fatto alcune rinunce, tanti sforzi li ha fatti Lotito. Ci siamo trovati. Non ho mai pensato di non venire, era il sogno più grande della mia vita. Giocare per la squadra del cuore è bellissimo, andavo all’Olimpico a vedere le partite. Al cuore non si comanda, alle passioni nemmeno”.
Sull’obiettivo quarto posto, Romagnoli ci va cauto: “La Champions? Il traguardo non è vicino. Ci sono 24 punti ancora ed è lunga. Dobbiamo fare questo mese e il prossimo alla grande e poi vedremo. È un calendario difficile. Abbiamo le milanesi a Milano e il Torino sabato che è una squadra molto ostica. Vediamo, abbiamo buone possibilità, ma adesso dobbiamo stare concentrati cosi come fatto nelle ultime partite. Credo che il discorso scudetto quest’anno sia chiuso, mancano poche partite e il Napoli ha fatto un campionato grandissimo. Noi puntiamo alla Champions, è questo il nostro obiettivo e vedremo. Poi il prossimo anno non si sa, l’importante è la Champions adesso. Nesta? Imparagonabile e nessuno sarà come lui, né io e né altri perché ognuno è diverso. Lui era quello che era e per me è stato il più grande difensore italiano della storia. Paragoni non vanno fatti soprattutto adesso”.