Nessuna riduzione della squalifica per Maurizio Sarri, fermato per due turni dal Giudice Sportivo dopo l’espulsione ricevuta nel convulso finale di Milan-Lazio: ad estrarre il cartellino rosso è stato l’arbitro Daniele Chiffi, che non ha gradito il comportamento del tecnico nei confronti del rossonero Saelemaekers.
La Corte Sportiva d’Appello ha rigettato il ricorso presentato dalla Lazio che dunque, anche in occasione della trasferta di Torino, avrà in panchina a guidare Immobile e compagni il vice di Sarri, Giovanni Martusciello.
Ma l’attenzione è rivolta ad un altro aspetto della vicenda, riguardante proprio Sarri e Chiffi: secondo quanto riferito dal ‘Corriere dello Sport’, l’allenatore toscano sarebbe intenzionato a portare il direttore di gara in tribunale, querelandolo per presunta diffamazione.
Il ricorso alla giustizia ordinaria per risolvere controversie non è però concesso ai tesserati FIGC, ragion per cui Sarri avrebbe bisogno di una deroga alla clausola compromissoria. Difficile però, se non impossibile, ottenere questa speciale concessione, il che darebbe vita ad un pericoloso precedente in ottica futura.