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Lazio, Sarri parla chiaro: "Si riparte dal 6° posto, il calcio di oggi per tuttologi"

L'allenatore della Lazio ha parlato alla vigilia della sfida d'esordio contro l'Empoli: "Momento difficile, non è semplice costruire".

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Lazio, Sarri parla chiaro: "Si riparte dal 6° posto, il calcio di oggi per tuttologi" Fonte: Getty Images

La Lazio dà il là al proprio campionato debuttando al ‘Castellani’ in casa del neopromosso Empoli. Si apre ufficialmente l’era di Maurizio Sarri sulla panchina biancoceleste proprio contro la squadra che lui stesso ha allenato tra il 2012 e il 2015 centrando la promozione dalla B alla A e griffando la salvezza al primo anno in massima serie.

Domani, però, l’Empoli sarà soltanto un avversario e il l’ex tecnico di Juve, Chelsea e Napoli ha presentato in conferenza stampa il primo impegno della stagione.

“Felipe Anderson dovrebbe essere disponibile, doveva sistemare delle faccende burocratiche, ma dovrebbe essere disponibile. L’ho visto giocare sia a destra che a sinistra: vedremo che soluzione adotteremo. Vedremo domani chi giocherà: Luis Alberto ha avuto una decina di giorni di difficoltà per due o tre acciacchi fisici. Akpa è un giocatore che ci garantisce dinamismo e fase difensiva e ci sta dando una mano in questo senso, è sicuramente sottovalutato”.

“Luka Romero? Non ho mai visto un sedicenne con questa qualità e determinazione: si allena in maniera feroce ed è un’eccezione a quest’età. Gli manca qualcosa dal punto di vista fisico, ma ci può dare una mano”.

“Luis Alberto caratterialmente è particolare, anche se non ho avuto problemi con lui. Pedro? Io faccio un altro lavoro: se mi devo occupare di mercato do le dimissioni e mi presento da direttore sportivo. Il mercato è pesante. E’ difficile dire se Pedro giocherà o meno: è brillante, uno spezzone di partita può giocarla. Il suo nome era nella lista, si è aperta la possibilità di prenderlo e sono contento di averlo in squadra”.

“Correa fa comodo a tutti, ma ha espresso la sua idea in tempi non sospetti, e questa non lo mette nelle condizioni ideali per esprimersi al meglio. In allenamento non ci fa mancare niente: lo vedrei come esterno sinistro, ma anche come attaccante centrale”.

“La situazione nostra è una situazione in evoluzione, in divenire: stiamo lavorando. Mi ritengo uno specialista e di solito uno specialista vuole vedere le cose funzionare al meglio possibile, ma in questo momento è difficile. Purtroppo il calcio di oggi è meno per gli speciaisti e sempre di più per i tuttologi e quindi non è semplice costruire, ma l’applicazione dei ragazzi è feroce e sono contento. Probabilmente sarà una stagione di costruzione per essere più competitivi nelle prossime annate sportive”.

“Bisogna attenersi ai fatti: la Lazio riparte dal sesto posto. Dal sesto posto vedremo quanto possiamo salire o scendere” ha concluso l’allenatore biancoceleste.

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