Dopo André Schürrle, un altro campione del mondo del 2014 dice addio al calcio giocato: Benedikt Höwedes ha annunciato di volersi ritirare a soli 32 anni.
L’ormai ex difensore tedesco ha comunicato la sua decisione nel corso di un’intervista concessa a ‘Der Spiegel’: alla base della scelta vi sono forti motivazioni familiari. “Era da tempo che continuavo a pensarci. Ho ricevuto anche alcune proposte dalla Germania e dall’estero, ma non volevo dipendere dalle decisioni degli altri. Volevo tracciare una linea ora. Recentemente ho viaggiato con mia moglie e mio figlio in un camper nel sud della Francia e ho capito quanto volessi viverlo più da vicino: a quel punto il calcio è diventato così poco importante per me. Mio figlio ha 21 mesi e sfortunatamente non ho passato molto tempo con lui durante il periodo a Mosca: questa cosa mi ha fatto soffrire”.
Priorità al benessere personale che non coincide con l’aspetto economico, uno dei vantaggi che il mondo del calcio è in grado di offrire. “E’ un passo difficile per uno come me che ha amato giocare a calcio fino alla fine. E’ difficile imbattersi in un palcoscenico esaurito, penserò a questa scelta anche tra qualche anno. Forse l’emergenza Coronavirus e le successive gare senza pubblico erano un suggerimento. Può sembrare stupido perché ho beneficiato tanto del business del calcio, ma il denaro non è importante per me. Orologi e automobili costose non si adattano al mio stile di vita. Ho guadagnato abbastanza e non andrò in bancarotta solo perché non sono più un calciatore professionista”.
Höwedes ha trascorso quasi tutta la carriera allo Schalke 04, club in cui è cresciuto: nel 2017 la sfortunata esperienza in prestito alla Juventus, seguita un anno più tardi dall’approdo in Russia alla Lokomotiv Mosca da cui si era svincolato lo scorso 8 giugno.