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Liegi, Pogacar “king in the north”: batte anche i record di Merckx. Ciccone si fa “bello” per Sinner, l’Italia sorride

Il fenomeno sloveno conquista per la terza volta la corsa belga, arriva la nona monumento in carriera e batte anche un record del Cannibale: Ciccone porta il tricolore sul podio

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Una campagna del Nord al limite della perfezione. Tadej Pogacar conquista la nona Monumento della sua carriera dimostrando una superiorità imbarazzante rispetto a tutta la compagnia. Ma soprattutto arriva il nono podio consecutivo in una grande classica, lo sloveno entra nella leggenda del ciclismo e si prepara a battere tutti i tipi di record. Ma anche per l’Italia dopo la Liegi-Bastogne-Liegi c’è da sorridere.

Pogacar da leggenda, Evenepoel fa fatica

  • Pogacar 10: la gara non comincia fino a quando non decide lui. Il problema è che quando dà il segnale del via, la corsa è anche già finita. Stavolta rispetto ad altre occasioni resta paziente, non si lascia ingolosire da un attacco preventivo. Aspetta la Redoute, poi arriva l’attacco. Non è neanche uno scatto bruciante, gli basta un allungo per mettere tutta la concorrenza fuori dai giochi. E arrivano i record di una campagna del Nord impressionante: a podio in 8 momento consecutive battendo anche una leggenda come Eddy Merckx, terza Liegi e arriva la nona monumento della sua carriera.
  • Evenepoel 5.5: dopo la vittoria alla Freccia del Barbante, ci si aspettava una corsa da protagonista per il belga. Invece affronta la Redoute già nelle posizioni di rincalzo, prova a reagire ma nel finale evidentemente non ne ha più. Il belga ci prova con orgoglio ma una preparazione per una gara così complicata e dopo un lungo stop non si può inventare da un momento all’altro.
  • Alaphilippe 6: orgoglio di Francia e veterano del gruppo, ci prova con grande determinazione a rimanere con i migliori ma negli ultimi chilometri il serbatoio sembra vuoto. Al Giro d’Italia però sarà pronto per animare le tappe di montagna.

Ciccone da applausi: bravissimi Velasco e Bagioli

  • Ciccone 7.5: prova esaltante quella del corridore italiano che dopo la vittoria al Tour of Alps, dimostra di essere in grandi condizioni. E’ il primo che prova a seguire Pogacar, poi scappa via da un gruppetto con tanto talento. E nel finale ha ancora le energie per lo sprint per il secondo posto. Ora la speranza è che possa essere protagonista per la classifica generale al Giro d’Italia magari con il tifo dell’amico Sinner.
  • Velasco e Bagioli 7: l’Italia torna a sorridere alla Liegi e non solo grazie a Ciccone. Tra i primi 10 delle classifica si piazzano infatti altri due azzurri: quarto posto per Simone Velasco che vince la volatola del gruppo e sesto per Andrea Bagioli. Il 29enne dell’Astana dimostra di avere ancora tanta benzina nel serbatoio e vuole un’estate in cui provare qualche colpaccio. Il 26enne della Lidl-Trek si conferma atleta da tenere d’occhio nelle cose di un giorno come dimostra il piazzamento di oggi e il podio al Lombardia del 2023.

Liegi-Bastogne-Liegi: tutte le emozioni della gara

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