La positività al covid di Stefano Pioli rischia di lasciare il Milan senza il suo allenatore per la delicatissima sfida di domenica prossima al San Paolo contro il Napoli. Il club ha comunicato oggi l’esito del tampone per il suo tecnico e bisognerà attendere un riscontro negativo nei prossimi giorni. Assai probabile dunque che Pioli non potrà guidare la squadra in panchina a Fuorigrotta, alla ripresa dopo la sosta. Al suo posto ci sarà il suo storico vice, Giacomo Murelli.
Murelli è un fedelissimo di Pioli
Giacomo Murelli è da quasi sempre al fianco di Pioli. Dopo aver attaccato le scarpette al chiodo da giocatore, aveva iniziato la carriera di allenatore nei dilettanti col Suzzara, poi ha fatto il vice di Malesani a Modena nel 2003 e dall’anno dopo di Pioli che seguirà poi in tutto il percorso professionale dell’attuale tecnico rossonero nelle esperienze con Parma, Grosseto, Piacenza, Sassuolo, Chievo, Palermo, Bologna, Lazio, Inter, Fiorentina e Milan.
Murelli era chiamato l’anti-Maradona
Murelli da giocatore in carriera ha totalizzato complessivamente 63 presenze e 2 reti in serie A e 150 presenze in serie B ma si ricorda soprattutto per un’etichetta che si è sempre portato dietro. Lo chiamavano l’anti-Maradona perché, quando il suo Avellino si scontrava con il Napoli, la marcatura del Pibe de Oro era compito suo. Un compito che svolgeva anche piuttosto bene, considerato che su 4 incontri, Maradona segnò solo una volta, in un 4-0 per gli azzurri al San Paolo
Qualche anno fa Pioli e Murelli fecero un’intervista doppia su Lazio Style Channel dove vennero fuori parecchi aneddoti legati al loro rapporto. Di lui Pioli disse che alla prima impressione gli sembrò un ragazzo simpatico educato, un picchiatore in campo dotato di sncerità ma anche di poca puntualità, specificando di essere più bravo di lui e pesca e meno a far di conto.
Da ragazzo Murelli aveva il poster di Zagor, il personaggio dei fumetti, e non di un calciatore e pensava che da grande sarebbe diventato ragioniere. Preferisce la carbonara alla matriciana. Ora ha un nuovo sogno nel cassetto: dopo essere stato l’anti-Maradona, conta di fermare ora tutto il Napoli.