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Luigi Risucci, l'arbitro eroe: "Così ho salvato la vita di Samuel"

Il racconto dalla viva voce dell'arbitro che ha salvato la vita di un giovane giocatore 15enne in preda alle convulsioni dopo uno scontro di gioco

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

“Non chiamatemi eroe, ero solo l’uomo giusto al momento giusto”. Così Luigi Risucci l’arbitro della sezione di Nichelino, ma originario di Gravina di Puglia, sintetizza il suo gesto, la sua prontezza, che hanno permesso di salvare una giovane vita, quella del 15enne Samuel Greco che domenica scorsa in una partita del campionato piemontese under 16 poteva interrompersi bruscamente causa malore in seguito a un pesante scontro di gioco.

Under 16 salvato dall’arbitro: i fatti

Domenica scorsa, durante la gara di Allievi Provinciali Under 16 tra le squadre di Centrocampo e Mercadante, un giocatore della squadra di casa, Samuel Greco, 15 anni, nel saltare e colpire di testa prende un violento colpo alla tempia in uno scontro fortuito di gioco. Il ragazzo cade a terra in preda alle convulsioni andando in crisi respiratoria. Sono momenti concitati, si teme il peggio, la paura pietrifica un po’ tutti. Ma non l’arbitro dell’incontro, Luigi Risucci.

Il direttore di gara ha posto il ragazzo in posizione di sicurezza, evitando anche che si tranciasse la lingua, in attesa dell’intervento degli uomini del 118. Il ragazzo è stato poi portato in osservazione all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino dove ha poi trascorso la notte in ospedale sotto osservazione e anche il giorno successivo.

Parla l’allenatore di Samuel: “Attimi interminabili”

Luigi Uva, allenatore del Centrocampo e quindi del giovane Samuel caduto esanime dopo lo scontro di gioco e salvato dall’arbitro ha raccontato al sito sprintesport.it quei secondi che sono sembrati un’eternità:

“E’ stato due minuti per terra in preda alle convulsioni, sembrava quasi non respirasse, è stato bravissimo l’arbitro che gli ha tenuto la lingua per evitare che soffocasse, anche solo quei 15 secondi per noi di arrivare dalla panchina sarebbero stati fatali. E’ stato un brutto quarto d’ora”.

Le parole di Luigi Risucci: “Non chiamatemi eroe”

In una lunga intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno, il 31enne arbitro della sezione di Nichelino, sottolinea come sia stato importante per lui, durante la pandemia con i campionati fermi, frequentare un corso BLSD, l’acronimo di Basic Life Support Defibrillation, ovvero le manovre di primo soccorso, anzi rivolge un appello alle istituzioni sportive:

“Senza quella preparazione non so come sarebbe andata a finire. Rivolgo un appello all’opinione pubblica e agli organi competenti affinchè provvedano a verificare che siano presenti i defibrillatori allo stadio e che i dirigenti delle squadre siano formati su queste pratiche così da non avere bisogno di eroi ma di persone pronte ad intervenire”.

La mamma di Samuel chiama Luigi Risucci: il retroscena

Originario di Gravina di Puglia, Luigi Risucci, avvocato, ha vinto un concorso e si è trasferito a Torino dove vive con la fidanzata. Tifosissimo della Juventus, nell’intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno ha raccontato anche un particolare della telefonata emozionante con la madre del giovane Samuel a cui ha salvato la vita:

“Una telefonata molto toccante, lo confesso. Voglio però regalarmi un sorriso. Nel sentire il mio accento la signora mi chiede di dove fossi originario. Quando gli dico di Gravina in Puglia anche lei sorride confessando le stesse mie origini. Quant’è strana la vita e le sue coincidenze”.

Luigi Risucci, l'arbitro eroe: "Così ho salvato la vita di Samuel" Fonte: Aia - Figc

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