Dall’inferno al paradiso: l‘Inter rimonta nell’ultima mezz’ora il Torino da 0-2 a 4-2 e tira un sospiro di sollievo per aver evitato quella che poteva essere una sconfitta pesantissima. Uno dei protagonisti della rimonta, Romelu Lukaku, però non ha fatto sconti ai compagni e ha attaccato ai microfoni di Sky: “Onestamente non siamo una grande squadra, non è un bene vivere difficoltà così. Abbiamo giocato male per 60 minuti, eravamo veramente in difficoltà e abbiamo giocato senza cattiveria e voglia. Poi ci siamo svegliati e abbiamo vinto, questo è l’importante”.
“Io leader? No, sono un giocatore che vuole aiutare i suoi compagni. Non mi piace essere definito un leader, ci sono tanti giocatori esperti. Io ho solo 27 anni e voglio aiutare la squadra a vincere ma dobbiamo dare di più. Oggi non abbiamo giocato una grande partita”.
Antonio Conte ha dato ragione al suo pupillo dopo il match: “So di avere a disposizione ragazzi intelligenti, che anche nelle difficoltà fanno valutazioni. Sono contento che abbia fatto queste valutazioni, quando parlo di cose che dall’esterno non si possono risolvere parlo anche di queste cose. Vengono enfatizzate certe cose che mi fanno rizzare i peli, mi spiace se qualcuno va dietro queste sirene ammalianti”.
“Dobbiamo scavare i solchi e alzare il terreno, a quel punto possiamo andare a parlare di obiettivi. Bisogna abbinare qualità tecniche e furore e voglia di vincere che gli avversari devono sentire nel sottopassaggio dello stadio. Ancora non ce l’abbiamo ma ci stiamo lavorando. Abbiamo fatto cambiamenti, è arrivata gente nuova. Spero che tutti possiamo capirlo, questo è un gruppo di ragazzi intelligenti che però deve capire. Sono d’accordo con Lukaku”.