Non c’è un tempo per elaborare la scomparsa di un genitore. Tanto meno per prepararsi a un addio che ridefinisce un vissuto che non ci sta nella ricerca di una sintesi. Anche solo per scrivere un post, come ha valutato e deciso Carlotta Ferlito dopo aver assistito sua madre, Roberta Parasiliti, in questi anni dalla diagnosi di una grave malattia degenerativa per tentare di ricordarla con riconoscenza e gratitudine, adesso che non c’è più.
La campionessa di ginnastica, emblema di una ginnastica sana e pronta a rivendicare il diritto a un agonismo che sia tale, ha condiviso ogni passaggio che fosse pubblicabile per sensibilizzare, anche, il suo pubblico su un tema che ancora oggi è scomodo come la Sla. Una lettera, meravigliosa e commovente, accompagna i ritratti di Carlotta e sua madre sorridenti, complici e tenere. Sono i ritratti di una vita, la loro.
La morte della madre di Carlotta Ferlito
“Il vuoto che lasci è inesprimibile mamma, e nessuno potrà mai colmarlo”, è uno dei passaggi più intensi di questo testo che Carlotta le ha dedicato. L’ex ginnasta olimpica ha scritto a sua madre, Roberta Parasiliti, morta a causa della Sla sabato 4 maggio. Una scoperta, quella della malattia, che ha travolto lei, professionista affermata e nota a Catania, e la sua famiglia e, in una manciata di anni volati, ha modificato in maniera irreversibile le loro esistenze. Quella di Carlotta, campionessa amata e conosciutissima dalla Gen Z che la segue sui social, i suoi fratelli e tutti i suoi cari.
Di questo rimane anche un segno come un tatuaggio fatto insieme, un angelo che protegge e custodisce in un addio che sembrava imminente e che la stessa Ferlito aveva anticipato a Verissimo, forse già nella piena consapevolezza che l’ingresso in un hospice per sua madre fosse l’ultimo passo.
Il passaggio intenso e coraggioso
E forse anche per le troppe sofferenze inflitte a una donna intelligente, dotata, ancora giovane per i suoi 58 anni che Carlotta ha poi la necessità di soffermarsi su un passaggio delicato, ma altrettanto significativo nell’esperienza di assistere un genitore per chi – come lei – aveva deciso di stare vicina il più possibile, modificando i propri impegni di lavoro.
“Per quanto possa suonare fraintendibile, sono, siamo sollevati al pensiero che il tuo dolore sia terminato, perché non te ne meritavi nemmeno un briciolo – prosegue il messaggio di Carlotta -. Adesso continua il nostro, il mio di dolore, come se non mi avesse già consumata abbastanza, consapevole però che la vita tanto dà e tanto toglie, quindi deve essere vissuta al 100%. Io vivrò ogni giorno anche per te mamma promesso!”.
“Ti porterò sempre nelle mie avventure, nelle mie situazioni della vita che sembrano tratte dalla più assurda delle telenovele, nei miei viaggi, nei miei successi e perché no, anche nei miei fallimenti. Custodisco gelosamente le tue lezioni di vita, perché per quanto mi desse quasi fastidio, avevi sempre ragione mamma, sempre. Spero di averti reso fiera, se lasci una famiglia splendida e unita è solo merito tuo”, si legge nel post.
“Spero che il buco nel petto che sento adesso possa presto trasformarsi nella tua presenza che mi accompagna in questo folle e spesso crudele viaggio che chiamiamo vita. Ti voglio bene, ciao Mamma Roby”.
Chi è Carlotta Ferlito
Carlotta Ferlito, ex ginnasta nata nel 1995 a Catania, aveva deciso di rientrare in Sicilia negli ultimi mesi da Milano, dove vive da quando aveva 12 anni, per stare accanto a sua madre e alla sua famiglia. Con la ginnastica ha avuto una storia importante, di enormi sacrifici e altrettante soddisfazioni che non si esauriscono nell’elenco di medaglie e titoli, ma nella disciplina e nell’insegnamento anche nel saper spezzare certi meccanismi emersi in questi ultimi anni.
Il suo nome è legato alla ginnastica e al mito che ha saputo alimentare Vanessa Ferrari, argento olimpico e campionessa mondiale. Il grande pubblico conosce Carlotta, oltre che per la sua carriera straordinaria, per aver partecipato al reality Ginnaste – Vite parallele, che ebbe enorme successo tra un pubblico giovane, under 24.
In carriera vanta la partecipazione ai Giochi olimpici giovanili di Singapore, alle Olimpiadi di Londra 2012 e di Rio de Janeiro 2016, ai Mondiali di Tokyo 2011, Anversa 2013 e Glasgow 2015, oltre che a quattro edizioni dei Campionati Europei. È la prima ginnasta italiana ad aver eseguito il “Mustafina” al corpo libero (triplo giro in impugnata, Difficoltà E secondo i parametri tecnici).
Ha vinto l’oro alle Universiadi di Napoli nel 2019 e prima ancora, nel 2011, è stata argento alla trave a Berlino, dove ha vinto anche due bronzi. Ai Giochi giovanili a Singapore ha vinto un argento e due bronzi. Entrata nell’Esercito, si è allenata nel centro sportivo del corpo. Sui social è molto seguita ed è qui che racconta frammenti di verità e della sua vita, compresa la SLA che aveva colpito sua madre. Una donna che l’ha lasciata volare e che, come ha scritto Carlotta, le ha donato un insegnamento tra tanti.
“A te che hai fatto sempre le cose giuste, mi assicurerò di fare anche per te tutte quelle sbagliate! ✨“Le cose vanno come devono andare”, il tuo più grande insegnamento Mamma🤍”.