Malak Lassiri e sua sorella Jannat doneranno i loro organi: è l’ultimo, estremo e civile gesto di generosità estrema che i loro genitori, Fatima e Hicham Lassiri, hanno deciso di compiere dopo la tragedia che ha distrutto la loro famiglia.
Malika, la promessa del judo morta in un campeggio a Marina di Massa
Era una promessa del judo, Malak Lassiri, morta a 14 anni appena mentre si trovava in campeggio a Marina di Massa insieme alla sua famiglia. Con lei ha perso la vita la sua sorellina più piccola, Jannat, non ancora tre anni. Sono state schiacciate da un albero caduto proprio sulla tenda dove riposavano le due bambine, durante una tromba d’aria.
La sua società, vivevano a Torino e stavano trascorrendo l’ultimo giorno di vacanza lì, in un posto diverso rispetto al consueto. Vivevano a Torino, con i genitori e la sorella più grande anche lei grande appassionata di judo e già allieva della stessa scuola di Malak. Il Covid aveva fatto cambiare i programmi dei genitori, Fatima e Hicham. Che hanno scelto per quest’estate, il campeggio in Toscana da cui sarebbero dovuti rientrare sabato.
La scomparsa di Malika Lassiri: le reazioni e il tweet di Chiara Appendino
La sua famiglia sportiva, quella della Jigoro Kano di Torino, ha deciso di listare a lutto la propria pagina e di relegare a una foto il dolore per la scomparsa di una allieva che aveva trovato in questa disciplina un riferimento.
“Una tragedia che lascia scossa tutta la nostra comunità, a nome della quale esprimo profonda vicinanza alla famiglia”, ha scritto la sindaca di Torino su twitter, Chiara Appendino.
VIRGILIO SPORT