Se si usa dire che il buongiorno si vede dal mattino, la stagione dello sci italiano è cominciata come peggio non avrebbe potuto. Dopo gli infortuni subiti dalla punta di diamante del movimento, Sofia Goggia, vittima della frattura durante, e dopo quello di Johanna Schnarf, che a metà novembre ha subito in allenamento a Copper Mountain la frattura scomposta di tibia e perone, la stessa montagna americana ha fatto piangere Elena Fanchini.
Alla discesista bergamasca di nascita, ma bresciana di origine, argento mondiale a Bormio nel 2005, è stato infatti fatale un piccolo errore che ha causato una caduta durante una prova di allenamento in superG. La diagnosi è impietosa e parla di frattura di un dito e trauma distorsivo-contusivo al ginocchio sinistro con frattura del perone prossimale.
Un macigno sulla testa dell’atleta classe ’85, che proprio a inizio novembre aveva ripreso ad allenarsi dopo essere uscita dal lungo tunnel del cancro, diagnosticatole a inizio 2018: operata a maggio, dopo un altro ciclo di cure Elena aveva raccontato a luglio la propria storia con il lieto fine, dichiarando di non vedere l’ora di tornare in pista. Il nulla osta era arrivato proprio a inizio novembre e allora ecco l’immediato viaggio verso Copper Mountain per i primi, emozionanti allenamenti, cui erano seguite le parole su Instagram, accompagnte da un sorriso, quello che non ha mai abbandonato Elena neppure nei momenti più difficili: ”La mia felicità… rimettere gli sci è stata una grande emozione…il cuore mi scoppiava di felicità”.
Ora un altro viaggio attende la sorella maggiore di Nadia e Sabrina, quest’ultima la più giovane, classe ’88, ma la prima a ritirarsi dall’attività già nel 2016, quello verso l’Italia, dove la sciatrice sarà sottoposta ad ulteriori accertamenti da parte della Commissione Medica della Fisi, per affrontare subito la terapia di recupero, anche se la stagione sembra già compromessa, al pari di quella della Schnarf, già operata con successo a Vail.
Diversa la situazione di Sofia Goggia, il cui infortunio sembra meno grave: all’olimpionica di discesa, che ha subito la frattura del malleolo peroneale destro lo scorso 21 ottobre, è stato applicato un gambaletto gessato, che sarà poi sostituito da un tutore. Il rientro in gara dovrebbe avvenire già a gennaio.
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