Cinque lunghi anni per una promessa del calcio sono un’eternità: il limite che definisce la maturità su un rettangolo verde o, al contrario, i rimpianti legati al passato. A ciò che poteva essere e non è stato.
Le premesse relative alla carriera di Rey Manaj le ricordano tutti: cresciuto tra Cremonese e Sampdoria, ha esordito in Serie A con la maglia nerazzurra dell’ Inter. Poi uno, due: tanti prestiti e poche soddisfazioni. Troppi problemi, fisici e generali.
Il ritorno in Italia, avvenuto alla fine del mercato estivo, aveva sorpreso tutti: in prestito dal Barcellona, lo Spezia lo ha accolto nel migliore dei modi, come uno dei tasselli che possono regalare la salvezza ai ragazzi di Thiago Motta.
Per lui non un rendimento troppo costante fin qui: 2 sole gare disputate per 90 minuti, poi spezzoni di gara, nessun goal. Almeno fino alla sfida contro il Sassuolo.
Al Picco Thiago Motta lo schiera titolare, lui risponde presente: è il 35′ e c’è un bel cross di Reca dalla sinistra. Manaj anticipa Ferrari e Consigli e insacca per l’1-0 parziale.
E’ un goal pesante, quello dell’attaccante albanese: sia perché porta in vantaggio i bianconeri (in una gara che terminerà 2-2), sia perché si tratta del ritorno alla rete dopo quasi un’eternità.
L’ultimo goal in Serie A siglato da Manaj risale al 25 settembre 2016, a un Genoa-Pescara terminato 1-1 e risolto proprio dall’albanese nel finale.
Ironia della sorte, quello del Picco è il terzo centro in massima serie, ma anche il secondo contro il Sassuolo: contro i neroverdi, infatti, Manaj aveva messo a segno la prima rete in Serie A della sua carriera, il 28 agosto 2016.
Sono passati più di cinque anni da quel periodo e l’attaccante ex Inter è tornato a gioire: segnali importanti per lui e per lo Spezia. In fondo ha ancora 24 anni: e tutta la voglia di riprendersi quel che il calcio gli ha tolto.