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Mancini: "Per il Mondiale dobbiamo rimboccarci le maniche"

Il ct azzurro ripercorre il 2021 dell'Italia. Dall'Europeo vinto al playoff per conquistare il Mondiale, Mancini carica i suoi ragazzi.

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Mancini: "Per il Mondiale dobbiamo rimboccarci le maniche" Fonte: Getty

Dopo le anticipazioni uscite nei giorni scorsi, in una lunga intervista rilasciata a Sky Sport, il ct dell’Italia Roberto Mancini ha ripercorso i momenti salienti del 2021 degli Azzurri.

Il ct è partito dalla selezione per i calciatori per la spedizione vincente di Euro 2020.

“Non è stato facile, i ragazzi erano più di 26 che meritavano di venire all’Europeo. Sono stati momenti anche abbastanza difficili per scegliere e dover lasciare a casa qualche ragazzo ma abbiamo cercato, per quello che era il nostro pensiero, di provare a portare giocatori che potevano ricoprire più ruoli perché comunque avere giocatori polivalenti potava essere meglio per certe situazioni.”

Sulle sue sensazioni all’inizio della manifestazione continentale, vinta dagli Azzurri in finale contro l’Inghilterra.

“Io ci credevo perché, al di là di tutto, venivamo da tante partite giocate quasi sempre bene e meritando di vincerle. Non avevamo mai subito da nessuna squadra. Credo che questo ci abbia dato la forza di arrivare alla prima partita”.

Sentivamo la spinta di tutta la nazione la sentivamo veramente e quindi non volevamo deludere nessuno. Questo era un po’ il nostro obiettivo. A Roma si è creato un grande feeling dal primo momento ed ha aiutato tutto il gruppo”.

Sul secondo posto nel girone di qualificazione per la partecipazione ai Mondiali 2022, Mancini sottolinea l’importanza del playoff.

“Dobbiamo riportare l’Italia dove merita. Le parole di Mancini prima del torneo. “Per noi era importante arrivare primi nel girone, era quello che volevamo. Chiaramente la seconda diventava fondamentale, battendo la Svizzera probabilmente saremmo arrivati primi. Sapevamo che ci saremmo giocati il primo posto con loro. E’ stato importante perché le cose stavano andando bene. C’era una buona armonia e il fatto che non potessimo, anche dopo la fine del girone, dare ai ragazzi due giorni liberi per via della bolla, ci siamo inventati queste cene un po’ di libere, dove i ragazzi si divertivano e per un po’ non pensavano all’allenamento”.

Qualche dichiarazione anche sulla finale vinta ai rigori a Wembley contro l’Inghilterra.

“Eravamo stanchi ma felici di aver raggiunto una finale importante e meritata. Arrivati alla finale non c’era bisogno di caricare più nulla, i ragazzi erano già carichi al massimo. Quel giorno siamo stati sul pullman troppo tempo: più di 50 minuti per arrivare allo stadio. Forse abbiamo preso gol all’inizio proprio perché eravamo un po’ imballati dal pullman (ride). L’Inghilterra è stata brava a fare un’azione subito all’inizio con 70 mila spettatori che li spingevano.

Forse noi eravamo un po’ freddi all’inizio. Ma ho pensato che c’era tantissimo tempo per recuperare e per vincere. Ero sicuro che avremmo trovato il gol pareggio. Poi speravo di fare il gol del 2-1 prima della fine senza andare di nuovo ai rigori. La partita l’avevamo ampiamente meritata. Speravo di non arrivare ai rigori. La mattina e il giorno prima li avevamo riprovarti, ma un conto è provarli in allenamento, un conto in una finale, ma i ragazzi erano tutti tranquilli”.

Guai però a cullarsi sugli allori dopo la vittoria dell’Europeo, riportato in Italia oltre 50 anni dopo l’ultima volta.

“Ma l’Europeo è alle spalle. Saremo campioni d’Europa per i prossimi tre anni, ma adesso dobbiamo pensare ad altro. Dobbiamo rimboccarci le maniche e fare un grande lavoro a marzo. Ci sono ancora tanti giocatori che sono in una fase di miglioramento e che possono diventare più forti, più forti dell’Europeo perché la nostra è una squadra che può dare ancora tanto”.

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