La risposta di Roberto Mancini agli attacchi e ai veleni seguiti alla sua presentazione da Ct della nazionale dell’Arabia Saudita non si è fatta attendere. La risposta dell’ex selezionatore azzurro è arrivata via Instagram, con un lungo e appassionato addio ai tifosi non scevro di passaggi polemici. Un messaggio di commiato che, sicuramente, farà discutere ancora, come e più della stessa conferenza stampa del Mancio a Riyad.
- Roberto Mancini, addio ai tifosi su Instagram
- Mancini, la replica agli attacchi di "certa stampa"
- Mancio, la Figc non aveva più fiducia in lui?
Roberto Mancini, addio ai tifosi su Instagram
Comincia così il lungo messaggio diffuso da Mancini sul suo account.
“Cari Tifosi, voglio ringraziare tutti voi per il grande sostegno e la vera amicizia dimostratami da sempre, ed in particolare in questi ultimi giorni e ore frenetiche, che mi hanno visto non in panchina ma al centro campo. Le vostre testimonianze di affetto e di stima sono tutte contenute in parole importanti, vere e sincere come “ricordati che sei il gol di tacco”, “l’uomo della vittoria extra time”, “non ti sei mai arreso, fino all’ultimo secondo”, “sei l’abbraccio dell’amicizia”. Ecco, le ho messe tutte in valigia e mi accompagneranno e mi ispireranno nell’affrontare le nuove sfide che mi aspettano”.
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Mancini, la replica agli attacchi di “certa stampa”
Quindi il passaggio più polemico:
“Tanti di voi mi hanno chiesto del perché della mia uscita dalla Nazionale e delle tempistiche del nuovo ingaggio. Immagino che sarete stati confusi da certe notizie di stampa. D’altra parte, informazioni false e manipolazioni sono esistite da sempre se già i poemi antichi erano pieni di false notizie, fatte circolare dagli dèi solo per confondere i mortali. La tempistica è unicamente quella che ho poi anche ribadito ieri in conferenza stampa, cioè il vero e concreto contatto con i rappresentanti della Federazione saudita risale al 18 agosto, nulla di più. E poi, per chi conosce davvero il calcio sa che i tempi di raggiungimento degli accordi sono sempre estremamente rapidi, anche di pochi giorni”.
Mancio, la Figc non aveva più fiducia in lui?
Infine un passaggio sulla fiducia, quella che secondo Mancini probabilmente è mancata da parte della Figc nelle ultime fasi della sua avventura in azzurro:
“Nella mia vita, il calcio è sempre stato tutto per me, fin da quando ero poco più di un bambino, nei campi sterrati, a tredici anni, sempre e solo a sfidare un pallone. E a questa vita, per me l’unica, ho sempre associato parole fondanti come sacrificio, lavoro, merito e fiducia. Sì, fiducia. Perché ricevere la piena fiducia, con l’autonomia che ne consegue, è sempre stato il mio primo criterio di scelta nella relazione sia umana che professionale. Perché dove non c’è fiducia, non c’è calcio, né vittoria e né futuro. Conto su di voi e sul vostro sostegno, di cuore e di pancia, come solo un vero tifoso conosce💙”.
