Esattamente un anno fa, il campione olimpico Marcell Jacobs decise di lasciare la Doom, l’azienda riconducibile a Fedez (e a sua madre) che cura l’immagine di personaggi pubblici. Il velocista azzurro e il cantante si scontreranno in tribunale, per ora il vincitore della medaglia d’oro nei 100 metri a Tokyo 2020 si è sfogato a La Stampa.
- Jacobs si foga contro Fedez
- Tokyo 2020, Jacobs deluso da Fedez dopo l'oro
- Jacobs, la nuova società che cura l'immagine
Jacobs si foga contro Fedez
Parlando della società di Fedez, Jacobs non ha usato mezzi termini: “Le batoste servono, nella vita le mazzate sono necessarie, sempre, a più riprese. Quando tutto sembra facile non ti godi nulla e nel momento in cui cadi ti fai male, se prendi botte eviti di rifare lo stesso errore. Non pensavo fosse difficile rappresentarmi”.
Tokyo 2020, Jacobs deluso da Fedez dopo l’oro
Facendo un salto indietro nel tempo, Jacobs ha spiegato cosa non gli è andato giù: “Nel 2018 mi sono affidato alla società di Fedez, mi aspettavo che stare vicino a lui desse visibilità. Ma non hanno mai sviluppato un progetto. Pensavo fossero pronti a un mio eventuale grande risultato, ma non è stato così. Quando ho vinto a Tokyo 2020 mi hanno scritto 24 ore dopo. Erano al mare e non gliene fregava niente“.
Dopo un’impresa leggendaria, Jacobs si aspettava ben altro trattamento da parte della società che ne curava l’immagine. Adesso il campione olimpico è soddisfatto ma non disdegna frecciate contro Fedez: “Ho cambiato e quando mi sono trovato davanti a persone che promettevano soldi e numeri mi sono affidato. In qualche mese ho realizzato che mi raccontavano come non sono. C’era poca trasparenza“.
Jacobs, la nuova società che cura l’immagine
Fino al 2018 Jacobs si è fatto aiutare dalla madre, dopo la brutta parentesi con Fedez adesso si è affidato a una società londinese: “Tutti sapevamo che mia madre non poteva essere la persona che chiudeva i contratti, ma mi serviva risistemare l’assetto con persone fidate al cento per cento. Questa società non mi ha promesso numeri, mi ha dato una visione internazionale. Con loro si parla di collaborazioni a lungo termine, per il post atletica”.