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Matteo Berrettini risponde alle critiche, l'amara replica agli haters

Dopo le eliminazioni al primo turno a Montreal e Cincinnati il tennista romano ha reagito ai tanti attacchi ricevuti via social a pochi giorni dal via degli US Open

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Matteo Berrettini passa al contrattacco. Con garbo, come nello stile del tennista romano, ma lo sfogo che ha visto protagonista il finalista di Wimbledon 2021 sui propri canali social pochi giorni dopo la delusione dell’eliminazione al primo turno al Masters 1000 di Cincinnati ad opera di Frances Tiafoe è la spia del difficile momento vissuto da una delle stelle dello sport italiano.

Berrettini, i flop a Montreal e Cincinnati e le tante critiche subite

Sul proprio profilo Instagram Berrettini ha voluto rispondere ad alcune delle critiche ricevute sempre via social, e ritenute eccessive e gratuite, dopo il ko contro lo statunitense, che ha segnato la seconda, precoce eliminazione consecutiva dopo quella del Masters 1000 di Montreal: “Settimane dure. Devo fidarmi del processo e non vedo l’ora che arrivino gli Us Open” è l’incipit della riflessione di Berrettini, che assume toni decisamente più amari nel prosieguo, riprendendo un tratto dell’intervista concessa nei giorni scorsi a Vanity Fair.

Matteo Berrettini si difende via Instagram

“Io credo che l’importanza dei giudizi altrui dipenda dalla loro provenienza – ha argomentato Matteo, che in estate ha perso a vantaggio di Jannik Sinner la palma del numero 1 italiano nel ranking ATP – Se un giudizio arriva da una persona che ti conosce e che quindi ha argomenti corretti per averlo, è giusto e doveroso ascoltare e fare tesoro delle opinioni di altre persone anche quando sono diverse dalle proprie. Se invece parliamo di giudizi avventati o basati su dicerie bisogna lasciarsi scivolare la cosa e concentrarsi su se stessi, guardarsi dentro e capire se si è soddisfatti di come si è come persone”.

Il 2022 agrodolce di Matteo Berrettini

Insomma, nessun dito puntato, nessuna parola sopra le righe, bensì una semplice distinzione tra le classiche critiche costruttive e quelle “gratuite”, che accompagnano Matteo Berrettini fin dall’inizio dell’estate. Il 2022 di Berrettini è stato infatti pieno di saliscendi, con la semifinale degli Australian Open che aveva fatto pensare a un’altra annata magica prima che l’operazione al mignolo della mano destra gli facesse saltare tutto lo swing primaverile sulla terra rossa, compresi gli amati Internazionali d’Italia. Il doppio trionfo a giugno sull’erba a Stoccarda e al Queen’s sembrava essere il preludio di uno Wimbledon da favorito, ma il Covid ha fermato Matteo in extremis. Quindi il pessimo inizio della stagione sul cemento, con il doppio ko al primo turno a Montreal e Cincinnati, negli ultimi appuntamenti di preparazione agli US Open, che ha messo in salita la rincorsa a un posto nelle ATP Finals di novembre a Torino.

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