È stata la grande sorpresa dell’elenco diramato da Roberto Mancini per le gare di fine marzo. Matteo Ricci a 26 anni veste per la prima volta la maglia della Nazionale maggiore.
Cresciuto nel vivaio della Roma e ancora oggi grande tifoso giallorosso, Matteo ha un fratello gemello che gioca nel Monza in Serie B: “Ho fatto un percorso diverso rispetto a mio fratello. Non rimpiango le mie scelte. Anzi, le esperienze nelle categorie inferiori mi hanno reso più forte e più sicuro. Sono stato nel Pisa di Gattuso, promosso in B. Federico ora sta lottando per salire in Serie A. Mi ha telefonato subito, era felicissimo. Siamo due fratelli che fanno lo stesso lavoro e ci aiutiamo da sempre”.
Impossibile comunque dimenticare gli anni alla Roma, tanto che oggi Matteo Ricci vuole ringraziare Luis Enrique, uno dei pochi a credere in lui allora.
“Mi portò due volte in panchina, quando le panchina erano da 7. Mi trovava in palestra che facevo pesi, perché mi sono sempre sentito piccolo… Mi diceva: ‘Matteo, non devi rafforzarti le spalle, ma la testa. I muscoli non sono così importanti’. Era all’avanguardia, era in anticipo sui tempi. Mi ha aiutato tanto”.
Il ringraziamento più grande però va ovviamente al suo allenatore attuale, Vincenzo Italiano, che lo ha rilanciato allo Spezia permettendogli di coronare il sogno azzurro: “È stato fondamentale, perché fa un gioco propositivo come quello della Nazionale, anche se un po’ diverso. Lo ringrazierò sempre”.