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Matteo Sobrero: “Ogni dettaglio può fare la differenza”

Il ciclista classe 1997 ai microfoni di OA Sport: “Ci sono ancora tante gare prima dei Mondiali, preferisco rimanere concentrato su questa prima parte di stagione fino al Giro d’Italia”

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Matteo Sobrero: “Ogni dettaglio può fare la differenza” Fonte: Getty Images

I giornalisti di OA Sport hanno intervistato il ciclista italiano Matteo Sobrero, L’atleta, classe 1997 e natio di Alba, ha in programma l’Amstel Gold Race di domenica e successivamente il Giro d’Italia.

Da inizio stagione ad ora il portacolori del Team Jayco AlUla ha corso 23 giorni, per un totale di 3896 km” riporta OA Sport. Sobrero ha commentato l’inizio di questa prima parte di stagione: “Fino ad ora la stagione è andata bene, la condizione comincia ad essere buona. Ai Baschi ho avuto delle buone sensazioni in corsa, inizialmente doveva essere una preparazione per le Ardenne, poi stavo bene e ho provato a fare classifica fino all’ultima tappa dove ho pagato gli sforzi dei giorni precedenti”.

Prosegue il ciclista di Alba: “Diciamo che già dallo scorso anno ho cominciato a lavorare parecchio anche sulla distanza e quindi senza focalizzarmi solo sulle cronometro”.

Un commento sulla preparazione che ha svolto per ottenere tali miglioramenti: “Quest’inverno ho lavorato molto con Marco Pinotti sull’endurance e ho corso un po’ di più in questo inizio di stagione per riuscire ad avere un po’ più di fondo”.

Il portacolori del Team Jayco AlUla racconta del suo cambiamento: “Quando ero dilettante mi sono ritenuto sempre un corridore abbastanza completo, una volta passato professionista mi sono subito concentrato sulle cronometro essendo distanze più brevi e ho sto tornando a lavorare per le prove in linea”.

Nel corso dell’intervista, il ciclista dice la sua riguardo gli sprint ristretti e commenta un ipotetico miglioramento: “Ho fatto tre volate in gruppi ristretti ai Paesi Baschi e credo di averle sbagliate tutte e tre ma ci sto lavorando. Da dilettante erano il mio punto forte, ma ora devo prendere un po’ le misure tra i professionisti”.

Prosegue poi commentato la prossima gara nelle Ardenne: “Non le ho mai fatte, quest’anno la squadra mi darà la possibilità di fare la mia corsa e quindi vedremo. La condizione è buona, voglio viverla tranquillamente e vediamo cosa riuscirò a portare a casa”.

Anche se manca ancora qualche mese, il ciclista parla dei Mondiali in Agosto ed auspica la convocazione: “Sì, ma sinceramente non ci ho ancora pensato. Ci sono ancora tante gare prima dei Mondiali e quindi preferisco rimanere concentrato su questa prima parte di stagione fino al Giro d’Italia, poi farò il punto per la seconda parte ma sarà il ct Bennati a decidere”.

Prosegue poi parlando del Giro d’Italia: “Mi viene subito in mente la tappa che passa sulle strade di casa (la dodicesima, la Bra-Rivoli ndr) e poi c’è una bella partenza con una cronometro e vediamo come andrà. Quest’anno non avremo un capitano fisso per la generale e quindi avrò più spazio, è un punto a mio favore”.

In chiusura un commento su cosa debba migliorare per fare il definitivo salto di qualità: “Penso che alla fine sia sempre più al limite la ricerca del dettaglio, è un ciclismo quello di oggi in cui si va sempre più forte e quindi ogni dettaglio può fare la differenza. Per me sarà fondamentale anche continuare a lavorare sulla resistenza”.

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