Sixers e Mavs sono ancora vive. Si allungano le semifinali di Conference dei playoff NBA dopo i successi di Philadelphia e Dallas che non falliscono quella che assomigliava parecchio ad un’ultima spiaggia rispettivamente contro Heat e Suns, vittoriose nelle prime due partite.
Così anche le altre due sfide di semifinale seguono curiosamente un andamento speculare, come quelle tra Warriors e Grizzlies e tra Bucks e Celtics. L’equilibrio regna sovrano e tutto può ancora succedere in particolare in casa Sixers, dove il ritorno di Joel Embiid può rimescolare le carte contro Miami.
Il 99-79 di gara-3 la dice lunga infatti sulla trasformazione avuta dalla squadra di coach Rivers grazie al ritorno del centro camerunese. In campo con una maschera protettiva per la frattura orbitale, Embiid stampa 18 punti e 11 rimbalzi e, ben supportato da Tyrese Maxey (21 punti, tutti nel secondo tempo), firma il break che stronca gli Heat, piegati dal 31-14 dell’ultimo quarto. Non esaltante il contributo di James Harden (17 punti con 8 rimbalzi e 6 assist), ma Miami si ferma ai 33 punti di Jimmy Butler.
All’American Airlines Center invece i Suns si devono arrendere (103-94) all’ispirazione di Jalen Brunson, miglior marcatore con 28 punti, meglio anche di Luka Doncic, che comunquie sfiora la tripla doppia con 26 punti, 13 rimbalzi e 9 assist. Dallas riapre completamente i giochi dominando un match quasi mai in discussione complice l’ottima difesa della squadra di Jenkins, che tiene Phoenix al 44.7% dal campo limitando tutti i top di Williams: 12 punti per Chris Paul, 18 per Booker, uno in meno del best scorer Jae Crowder.
Nella notte italiana di lunedì le gare-4 ancora a Philadelphia e Dallas: sarà aggancio?