Neanche il tempo di esultare per il sospirato ritorno alla vittoria dopo 895 giorni di digiuno che Nick Kyrgios ha già perso di nuovo. L’avventura del 29enne di Canberra al Masters 1000 di Miami si è chiusa al secondo turno con la netta sconfitta rimediata per mano di Karen Khachanov. Un match, di fatto, durato un solo set prima del clamoroso crollo – mentale più che fisico – del “nemico giurato” di Jannik Sinner. Confortante, invece, la prestazione dell’ex di Kyrgios (e di Sinner): Anna Kalinskaya ha ritrovato finalmente brillantezza superando in modo autorevole la giapponese Moyuka Uchijima.
- Miami, Kyrgios dura un set: umiliato da Khachanov
- Tifosi di Sinner scatenati contro Kyrgios: "Leone da tastiera"
- La riscossa di Anna Kalinskaya: travolta la giapponese Uchijima
Miami, Kyrgios dura un set: umiliato da Khachanov
Ha resistito un set, Kyrgios, giocato punto a punto col russo. Addirittura esaltante, in alcuni frangenti, la prestazione dell’australiano contro un avversario quotato e in salute: Khachanov è infatti alla 23ma posizione della classifica ATP. La chiave di volta della gara? L’esito della prima frazione. Il tie-break, infatti, si è chiuso con un netto 7-3 a favore del russo e da quel momento Kyrgios è sparito dal campo. Nick ha iniziato a parlottare tra sé e sé, a sbagliare colpi su colpi e non ne ha più azzeccata una. Risultato: clamoroso bagel sul groppone e Khachanov bravo a chiudere game, set e incontro sul 6-0.
Tifosi di Sinner scatenati contro Kyrgios: “Leone da tastiera”
Subito dopo la conclusione del match sono partiti gli sfottò all’australiano da parte dei supporter di Jannik Sinner. Impietosi i commenti. “Leone da tastiera, gattino in campo. Fa quasi tenerezza. Quasi”, scrive un fan del numero 1 azzurro, spesso preso di mira da Kyrgios nelle sue osservazioni. “Può tornare a twittare dal divano”, l’invito di un utente. “Incredibile debacle dopo un paio di colpi sbagliati. Allucinante”. E ancora: “Adesso è a posto per altri 895 giorni”. Oppure: “Sono affranto dal dispiace immenso incommensurabile”. E per finire: “Il valore di Kyrgios è quello del secondo set. 6-0. È meglio che attacchi, come dovrebbe fare anche il suo amico, la racchetta al chiodo“.
La riscossa di Anna Kalinskaya: travolta la giapponese Uchijima
Per un Kyrgios che ripiomba nel baratro, una Anna Kalinskaya capace di riemergere finalmente dalle ceneri di un avvio di 2025 da incubo. Ci voleva l’aria di casa per rimettere in sesto Annina, che ormai vive in pianta stabile a Miami. Per la russa una prestazione convincente come non si vedeva da mesi, dai bei tempi dello scorso anno quando si era avvicinata concretamente alla top ten del ranking WTA. A farne le spese la malcapitata giapponese Uchijima, che ha portato a casa appena quattro giochi: 6-1 6-3. Per Kalinskaya, testa di serie numero 32, il prossimo incontro dovrebbe essere contro la numero 4 del seeding, Jessica Pegula.
