Il mondo del tennis sembra essere scosso da un terremoto. La class action lanciata dalla PTPA ha avuto un clamore incredibile e gli effetti di questa azioni dureranno a lungo. Inevitabile che arriverà qualche cambiamento, anche se al momento il tempo degli accordi, delle trattative e dei compromessi sembra ancora lontano. Ma sembra essere questa la speranza di Novak Djokovic che rompe il silenzio sul caso e le sue parole sono destinate a far discutere.
Djokovic a sorpresa sulla causa
E’ la prima volta che Djokovic prende posizione in prima persona sulla class action presentata dalla PTPA (il sindacato che ha fondato insieme a Pospisil, ndr) e da 12 giocatori che hanno deciso di firmarla. E a Miami le sue parole sorprendono: “Non sono mai stato a favore della divisione nel tennis ma ho sempre lottato per una migliora rappresentanza e influenza dei giocatori nel nostro sport. E ancora oggi credo che non ci sia ancora. Penso che dovremmo avere un ruolo più importante e non solo per l’aspetto economico ma anche per altre ragioni elencate nel documento”.
Ma poi Nole prende parzialmente le distanze (come aveva già fatto Alcaraz, ndr): “Spero che tutti i rappresentanti del mondo del tennis, inclusa la PTPA, possano ritrovarsi e risolvere questi problemi. Qui ci ritroviamo in una classica situazione legale con avvocati contro avvocati. Ci sono delle cose nella causa che condivido altre no. Mi rendo conto che ci sono delle espressioni piuttosto dure ma credo che il team legale sappia quello che sta facendo e quale terminologia usa per avere il giusto effetto”.
Miami, c’è chi parla di crisi
Ma non ci sono solo gli aspetti extracampo a pesare su Djokovic. Negli ultimi allenamenti a Miami alcuni osservatori lo hanno visto e sentito piuttosto frustrato del suo livello di gioco e anche in conferenza il serbo è apparso piuttosto insicuro: “Sono alla ricerca del livello di tennis che mi piacerebbe avere. Non ho giocato al meglio né a Indian Wells né a Doha. Non sono riuscito a trovare quella qualità di tennis che vorrei dopo il ritiro in Australia. Sto lavorando duramente e sono sicuro di riuscire a raggiungere un certo livello, spero già qua a Miami”.
Sabalenka interviene sui prize money
E’ indiscutibile che la class action lanciata dalla PTPA sia l’argomento del giorno nel mondo del tennis, e anche la numero 1 del tennis femminile Aryna Sabalenka è intervenuta sull’argomento: “Non ho avuto modo per leggere e fare ricerche su questa situazione. Ma una cosa che mi piacerebbe è che tutti i giocatori possano ricevere una percentuale più alta nei tornei e soprattutto negli slam. Penso che sia la cosa più giusta, in altri sport le percentuali funzionano in maniera differente”.