Holger Rune non si nasconde, il danese vuole riprendere un filo che ha smarrito da tempo e per farlo ha messo in piedi tanti cambiamenti. Una vera rivoluzione quella del danese che fino a un paio di stagioni fa sembrava l’astro nascente del mondo del tennis, forse anche più dello stesso Sinner.
L’arrivo di Panichi
L’ultima novità riguarda la scelta del preparatore tecnico che sarà Marco Panichi che ha da poco chiuso la sua esperienza con Jannik Sinner. Ad annunciarlo è stata la mamma e manager Aneke alla testata danese BT. Un annuncio nel quale si loda il lavoro che l’italiano ha fatto con Djokovic ma stranamente non compare il nome di Sinner: “Diamo il benvenuto a Marco Panichi nel team. Porta con sé un’esperienza enorme, non solo dal punto di vista fisico, ma anche in tuto ciò che riguarda la costruzione di un campione slam. Conosciamo molto bene Marco e abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto con lui, il modo in cui lavora e in cui ha collaborato con Djokovic rispecchia il modo in cui vediamo un preparatore atletico in una squadra”.
La collaborazione con Agassi
La prima scelta e forse la più importante in vista degli US Open riguarda la decisione di cominciare la collaborazione con Andre Agassi anche se né Rune ne l’ex campione statunitense hanno comunicato con esattezza quale saranno i termini del loro lavoro insieme. Ma il danese sembra entusiasmo per questo nuovo progetto: “L’ho contattato qualche mese fa. Ho visto che è una persona molto intelligente e ha un modo unico e genuino di interpretare il tennis. Penso che sia il momento ideale per cominciare con lui, mi sento bene e sono tornato alle basi. Ho cambiato allenatore parecchio tempo fa e non va bene, ho smesso di seguire un unico schema. Andre è un’icona e penso che possa guidarmi al meglio”.
L’obiettivo di Holger
L’ultima edizione di Wimbledon è stata probabilmente rivelatrice per Holger Rune. Il danese, classe 2003, è ancora molto giovane ma dopo la grande crescita di un paio di stagioni fa ha fatto un mezzo passo indietro. Nel 2023 sembrava lui la nuova grande sensazione del tennis mondiale e probabilmente il rivale di Carlos Alcaraz, forse anche più di quanto lo fosse Sinner. Invece negli ultimi due anni non è riuscito a trovare quelle conferme, alternando buoni tornei a uscite premature. Lo slam inglese ha confermato che alle spalle di Sinner e Alcaraz, la competizione è apertissima: il tassametro di Djokovic continua a scorrere, Zverev sta vivendo un momento complicato, Fritz fatica a fare l’ultimo passo. Insomma è il momento decisivo per fare il salto di qualità.